REGGIO NEI RIFIUTI: COME SE NE ESCE?
Reggio Calabria 17/04/13- Reggio Calabria nei rifiuti è un dato di fatto e basta fare un giro in macchina per la città, per rendersi conto che la situazione va via via peggiorando. Per questo motivo ieri, presso il salone del palazzo della provincia di Reggio Calabria, il Circolo Legambiente della città, nell’ambito delle manifestazioni della Corrireggio 2013, ha organizzato un momento di confronto per discutere sul tema di scottante attualità dell’emergenza rifiuti che sembra essere senza via d’uscita.
A prendere parte al dibattito, gli esponenti di Legambiente Andrea Dominjanni, Vicepresidente Legambiente Calabria, Michele Buonomo, Presidente Legambiente Campania, Raphael Rossi, Amministratore Delegato Leonia, Fabio Costarella, responsabile area Sud del Consorzio Nazionale Imballaggi, Nicola Tucci, assessorato ambiente provincia Reggio, il Direttore Generale dell’Arpacal Sabrina Santagati, Vincenzo Panico uno dei componenti della Commissione straordinaria del comune reggino. A coordinare i lavori Nuccio Barillà, esponente di Legambiente.
Prima dell’inizio del convegno, è avvenuta la consegna del premio “Crorrireggio 2013 – Si può fare” all’Istituto I.C.S. De Amicis Maresca di Locri per il progetto “Imprenditori del riciclo”. Come ha spiegato lo stesso Barillà, «il premio riguarda lo sforzo per una Calabria diversa, questa scuola è il simbolo che qualcosa può cambiare». A consegnare il premio, Nicoletta Palladino, presidente Corrireggio.
È seguito poi un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato di Boston.
Nuccio Barillà, ha subito iniziato il suo intervento, ponendo l’accento su «la paura maggiore dei cittadini, è che il problema rifiuti, che già è un problema ambientale, si trasformi presto in emergenza sanitaria. È una situazione scottante, anzi verrebbe da dire bruciante, pensando ai roghi di rifiuti che interessano alcuni quartieri reggini». I motivi per cui si è arrivati a questa situazione sono tanti: dagli errori delle amministrazioni comunali precedenti, al fatto che la raccolta differenziata, anche se fatta, a Reggio è fatta male. Inoltre, «Leonia si trova in uno stato di confusione», ha aggiunto Barillà, «la delibera n.41 di marzo, preannuncia una possibile privatizzazione della società, ma ciò non va bene, perché la ‘ndrangheta avrebbe la meglio. Va bene invece, una società mista». L’esponente di Legambiente, ha sottolineato come sia necessario «un confronto con i cittadini, ed una pianificazione della raccolta differenziata dei rifiuti».
Andrea Dominijanni, Vicepresidente Legambiente Calabria, analizzando la situazione in Calabria, ha spiegato che l’emergenza rifiuti non è solo un problema calabrese, ma nazionale, che spesso dipende dalla politica. Dominjanni ha sottolineato la necessità di dover «capire che i rifiuti sono una risorsa, i nostri rifiuti, che vengono portati in Olanda e in Germania, loro li utilizzano per far funzionare le loro industrie. Perché non farlo anche noi?».
Si auspica un intervento immediato a Reggio Calabria. Più volte nel corso dell’incontro, è stata presa come esempio la città di Salerno, in cui la raccolta differenziata porta a porta, la vigilanza ed il controllo e l’aumento di sanzioni per chi si disfa in maniera non sostenibile dei rifiuti ingombranti, oltre alla creazione di due isole ecologiche di raccolta dei rifiuti, hanno fatto sì che nel 2010 Salerno raggiungesse il primato come capoluogo di provincia in Italia con la più alta percentuale di raccolta differenziata, con oltre il 65% sul totale dei rifiuti solidi urbani.
A prendere la parola Raphael Rossi, amministratore delegato della Leonia, chiamato a gestire la difficile situazione della gestione dei rifiuti. Rossi, ha dichiarato che «in questo momento bisogna operare in due modi: trovare il modo di risolvere in maniera estemporanea il problema rifiuti per conquistare alcuni mesi di normalità in modo da passare a una normalità duratura nel tempo per stabilizzare la situazione». Riprendendo poi le parole di Dominjanni, ha ribadito che «è sbagliato portare fuori i rifiuti, ma se sono in mezzo alla strada, al momento è necessario». Ci si chiede: perché un’emergenza rifiuti oggi? Rossi, ha così risposto «questa situazione è il risultato di tante cause: una poca raccolta differenziata, oltre che scarsa; errori nella pianificazione impiantistica; impianti presenti che registrano grandi difficoltà, che non sono ottimali e quelli che ci sono dovrebbero funzionare correttamente, ma così non è». La colpa è in ugual misura dello stato e dei cittadini, che non fanno quello che dovrebbero in una sorta di “deresponsabilizzazione”: «per migliorare è necessario lavorare assieme», ha proseguito Rossi «il potere politico adesso prenda le dovute decisioni».
Ad intervenire anche Nicola Tucci, che rifacendosi alla Corrireggio che ormai da 30 anni si svolge a Reggio, afferma «il nostro tempo a disposizione è scaduto. È necessario correre per risanare la situazione». L’assessore ha posto l’accento sul fatto che gli impianti sono ormai obsoleti e dunque andrebbero riqualificati. Rifacendosi poi, al grande esempio salernitano, Tucci ha affermato «se si può fare a Salerno, si può a Reggio».
A parlare Fabio Costarella, responsabile dell’area Sud CONAI, che si è detto «disponibile, a nome della CONAI, ad acquistare e a cedere a titolo gratuito parte dell’attrezzatura alla città. Ovviamente in condizioni normali e se c’è un progetto di sviluppo. Alla base ci deve essere la volontà politica, altrimenti è inutile anche un buon progetto».
L’intervento più atteso, è stato quello del Commissario Vincenzo Panico, che così si è pronunciato sulla delicata questione «commissariamento sui rifiuti equivale a dire deresponsabilizzazione. Sebbene io sia arrivato qui con compiti di altra natura, non abbiamo tralasciato il problema rifiuti». La gestione rifiuti a Reggio è tutt’altro che facile, dal momento che in media Reggio produce circa 210 tonnellate di rifiuti al giorno. Il commissario ha sottolineato come sia necessaria «la cooperazione tra tutti quelli che hanno un ruolo nel ciclo integrato dei rifiuti». Proseguendo poi «non è nel mio stile fare una conferenza stampa per spiegare tutti gli ostacoli che abbiamo rimosso e dobbiamo rimuovere, ma è difficile. La prima difficoltà è stata pagamento degli stipendi; assestato il passaggio di gestione della società, a febbraio sembrava che fossimo riusciti a rientrare dall’emergenza, ma Sambatello ha cominciato a non funzionare». A quanti cittadini presenti, che hanno protestato per il rincaro delle tariffe, a fronte di un servizio che non viene garantito, Panico ha spiegato che «ci sono delle norme. La contabilità degli enti locali prevede delle tariffe per il piano di rientro. Magari avessi potuto farne a meno!».
È stata la volta poi del Direttore Generale dell’Arpacal, Sabrina Santagati, «stiamo lavorando per valutare gli impianti, per rimuovere i rifiuti ed evitare l’emergenza rifiuti. Successivamente, si potrà operare con la raccolta differenziata». Dunque, contrariamente a quanto si possa pensare, qualcosa si sta facendo.
A concludere l’incontro, Michele Buonomo di Legambiente Campania, che ha sottolineato l’importanza del dibattito, ma adesso è ancora più importante e necessario «l’impegno da parte di ciascuno. È necessario lavorare, programmare con rigore il futuro».
All’incontro erano presenti, tra gli altri, numerosi cittadini, oltre ai lavoratori della Leonia e i loro rappresentanti.
I cittadini, inutile dirlo, sono stanchi di questa situazione, non solo per la spazzatura per le strade della città, che ostruiscono anche il passaggio con le macchine, ma anche per l’aumento della Tarsu, senza che vi siano miglioramenti nella gestione dei rifiuti, anzi una diminuzione dei servizi. Tra i cittadini presenti, c’è chi ha sottolineato che a questo punto, forse sarebbe meglio dichiarare il dissesto finanziario.
Quello che ci auguriamo è che la situazione possa migliorare al più presto, confidando nel buon lavoro di chi governa e nella pazienza, ormai poca, dei cittadini, certi che cambiare si può.
Valentina Raffa
Le interviste e la galleria fotografica
Reggio Calabria 17/04/13- Reggio Calabria nei rifiuti è un dato di fatto e basta fare un giro in macchina per la città, per rendersi conto che la situazione va via via peggiorando. Per questo motivo ieri, presso il salone del palazzo della provincia di Reggio Calabria, il Circolo Legambiente della città, nell’ambito delle manifestazioni della Corrireggio 2013, ha organizzato un momento di confronto per discutere sul tema di scottante attualità dell’emergenza rifiuti che sembra essere senza via d’uscita.
A prendere parte al dibattito, gli esponenti di Legambiente Andrea Dominjanni, Vicepresidente Legambiente Calabria, Michele Buonomo, Presidente Legambiente Campania, Raphael Rossi, Amministratore Delegato Leonia, Fabio Costarella, responsabile area Sud del Consorzio Nazionale Imballaggi, Nicola Tucci, assessorato ambiente provincia Reggio, il Direttore Generale dell’Arpacal Sabrina Santagati, Vincenzo Panico uno dei componenti della Commissione straordinaria del comune reggino. A coordinare i lavori Nuccio Barillà, esponente di Legambiente.Prima dell’inizio del convegno, è avvenuta la consegna del premio “Crorrireggio 2013 – Si può fare” all’Istituto I.C.S. De Amicis Maresca di Locri per il progetto “Imprenditori del riciclo”. Come ha spiegato lo stesso Barillà, «il premio riguarda lo sforzo per una Calabria diversa, questa scuola è il simbolo che qualcosa può cambiare». A consegnare il premio, Nicoletta Palladino, presidente Corrireggio.
È seguito poi un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato di Boston.
Nuccio Barillà, ha subito iniziato il suo intervento, ponendo l’accento su «la paura maggiore dei cittadini, è che il problema rifiuti, che già è un problema ambientale, si trasformi presto in emergenza sanitaria. È una situazione scottante, anzi verrebbe da dire bruciante, pensando ai roghi di rifiuti che interessano alcuni quartieri reggini». I motivi per cui si è arrivati a questa situazione sono tanti: dagli errori delle amministrazioni comunali precedenti, al fatto che la raccolta differenziata, anche se fatta, a Reggio è fatta male. Inoltre, «Leonia si trova in uno stato di confusione», ha aggiunto Barillà, «la delibera n.41 di marzo, preannuncia una possibile privatizzazione della società, ma ciò non va bene, perché la ‘ndrangheta avrebbe la meglio. Va bene invece, una società mista». L’esponente di Legambiente, ha sottolineato come sia necessario «un confronto con i cittadini, ed una pianificazione della raccolta differenziata dei rifiuti».
Andrea Dominijanni, Vicepresidente Legambiente Calabria, analizzando la situazione in Calabria, ha spiegato che l’emergenza rifiuti non è solo un problema calabrese, ma nazionale, che spesso dipende dalla politica. Dominjanni ha sottolineato la necessità di dover «capire che i rifiuti sono una risorsa, i nostri rifiuti, che vengono portati in Olanda e in Germania, loro li utilizzano per far funzionare le loro industrie. Perché non farlo anche noi?».
Si auspica un intervento immediato a Reggio Calabria. Più volte nel corso dell’incontro, è stata presa come esempio la città di Salerno, in cui la raccolta differenziata porta a porta, la vigilanza ed il controllo e l’aumento di sanzioni per chi si disfa in maniera non sostenibile dei rifiuti ingombranti, oltre alla creazione di due isole ecologiche di raccolta dei rifiuti, hanno fatto sì che nel 2010 Salerno raggiungesse il primato come capoluogo di provincia in Italia con la più alta percentuale di raccolta differenziata, con oltre il 65% sul totale dei rifiuti solidi urbani.
A prendere la parola Raphael Rossi, amministratore delegato della Leonia, chiamato a gestire la difficile situazione della gestione dei rifiuti. Rossi, ha dichiarato che «in questo momento bisogna operare in due modi: trovare il modo di risolvere in maniera estemporanea il problema rifiuti per conquistare alcuni mesi di normalità in modo da passare a una normalità duratura nel tempo per stabilizzare la situazione». Riprendendo poi le parole di Dominjanni, ha ribadito che «è sbagliato portare fuori i rifiuti, ma se sono in mezzo alla strada, al momento è necessario». Ci si chiede: perché un’emergenza rifiuti oggi? Rossi, ha così risposto «questa situazione è il risultato di tante cause: una poca raccolta differenziata, oltre che scarsa; errori nella pianificazione impiantistica; impianti presenti che registrano grandi difficoltà, che non sono ottimali e quelli che ci sono dovrebbero funzionare correttamente, ma così non è». La colpa è in ugual misura dello stato e dei cittadini, che non fanno quello che dovrebbero in una sorta di “deresponsabilizzazione”: «per migliorare è necessario lavorare assieme», ha proseguito Rossi «il potere politico adesso prenda le dovute decisioni».
Ad intervenire anche Nicola Tucci, che rifacendosi alla Corrireggio che ormai da 30 anni si svolge a Reggio, afferma «il nostro tempo a disposizione è scaduto. È necessario correre per risanare la situazione». L’assessore ha posto l’accento sul fatto che gli impianti sono ormai obsoleti e dunque andrebbero riqualificati. Rifacendosi poi, al grande esempio salernitano, Tucci ha affermato «se si può fare a Salerno, si può a Reggio».
A parlare Fabio Costarella, responsabile dell’area Sud CONAI, che si è detto «disponibile, a nome della CONAI, ad acquistare e a cedere a titolo gratuito parte dell’attrezzatura alla città. Ovviamente in condizioni normali e se c’è un progetto di sviluppo. Alla base ci deve essere la volontà politica, altrimenti è inutile anche un buon progetto».
L’intervento più atteso, è stato quello del Commissario Vincenzo Panico, che così si è pronunciato sulla delicata questione «commissariamento sui rifiuti equivale a dire deresponsabilizzazione. Sebbene io sia arrivato qui con compiti di altra natura, non abbiamo tralasciato il problema rifiuti». La gestione rifiuti a Reggio è tutt’altro che facile, dal momento che in media Reggio produce circa 210 tonnellate di rifiuti al giorno. Il commissario ha sottolineato come sia necessaria «la cooperazione tra tutti quelli che hanno un ruolo nel ciclo integrato dei rifiuti». Proseguendo poi «non è nel mio stile fare una conferenza stampa per spiegare tutti gli ostacoli che abbiamo rimosso e dobbiamo rimuovere, ma è difficile. La prima difficoltà è stata pagamento degli stipendi; assestato il passaggio di gestione della società, a febbraio sembrava che fossimo riusciti a rientrare dall’emergenza, ma Sambatello ha cominciato a non funzionare». A quanti cittadini presenti, che hanno protestato per il rincaro delle tariffe, a fronte di un servizio che non viene garantito, Panico ha spiegato che «ci sono delle norme. La contabilità degli enti locali prevede delle tariffe per il piano di rientro. Magari avessi potuto farne a meno!».
È stata la volta poi del Direttore Generale dell’Arpacal, Sabrina Santagati, «stiamo lavorando per valutare gli impianti, per rimuovere i rifiuti ed evitare l’emergenza rifiuti. Successivamente, si potrà operare con la raccolta differenziata». Dunque, contrariamente a quanto si possa pensare, qualcosa si sta facendo.
A concludere l’incontro, Michele Buonomo di Legambiente Campania, che ha sottolineato l’importanza del dibattito, ma adesso è ancora più importante e necessario «l’impegno da parte di ciascuno. È necessario lavorare, programmare con rigore il futuro».
All’incontro erano presenti, tra gli altri, numerosi cittadini, oltre ai lavoratori della Leonia e i loro rappresentanti.
I cittadini, inutile dirlo, sono stanchi di questa situazione, non solo per la spazzatura per le strade della città, che ostruiscono anche il passaggio con le macchine, ma anche per l’aumento della Tarsu, senza che vi siano miglioramenti nella gestione dei rifiuti, anzi una diminuzione dei servizi. Tra i cittadini presenti, c’è chi ha sottolineato che a questo punto, forse sarebbe meglio dichiarare il dissesto finanziario.
Quello che ci auguriamo è che la situazione possa migliorare al più presto, confidando nel buon lavoro di chi governa e nella pazienza, ormai poca, dei cittadini, certi che cambiare si può.
Valentina Raffa
Le interviste e la galleria fotografica


































































































































0 Commenti