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Il Real Altopiano la spunta al tie-break (7-6) sul fanalino di coda, ma ancora non è salvo

Sul campo (‘ di patate’) neutro in terra battuta di Saline Joniche, asciutto ma polveroso la formazione di Nicola Paviglianiti e mister Giovanni Cuzzocrea, conquistano tre punti importantissimi, ma ancora insufficienti per mettersi con le spalle al sicuro da ogni possibile sorpresa
IL REAL ALTOPIANO VOLA ANCORA A… BASSA QUOTA, MANCA ANCORA QUALCOSINA PER LA MATEMATICA SALVEZZA
Il team della presidentessa Rossana Tripodi, si è battuto caparbiamente, sfiorando il pareggio a ripetizione, ma esponendosi al micidiale contropiede dei padroni di casa, che hanno fallito, reti a porta libera. Ci è sembrata buona la prova dell’arbitro Antonio Calautti di Locri
Domenico Salvatore















Montebello jonico (Saline). Il Real Altopiano, non è ancora al sicuro. Salice e Real Rosalì, potrebbero raggiungerlo; se non superarlo e costringerlo allo spareggio per evitare la lotteria dei play-out. Se invece, riuscisse a conquistare almeno un punto in campo esterno, nell’ultima gara utile, si metterebbe al sicuro, a prescindere dagli altri risultati. Ma intanto, era necessario, battere in casa il fanalino di coda Audax Ravagnese, che sotto gli occhi della sua presidentessa Rossana Tripodi, si è battuto con tutte le sue forze. Eroe del giorno, il bomber Ioculano, autore di una “cinquina” prestigioso. A proposito, che ci fa un goleador come Ioculano in seconda categoria, quando la prima, gli starebbe stretta? L’Altopiano, nonostante la posta in palio gli suggerisse di partire con l’acceleratore schiacciato a tavoletta, inizialmente ha preso la gara sottotono e sottogamba. L’Audax, non è andato troppo per il sottile e sin da subito ha cominciato a martellare. Mentre il Real Altopiano, incredulo e succube subìva. Poi è venuto fuori l’orgoglio e la prestazione agonistica ed atletica dei padroni di casa, che sono riusciti a completare il ribaltone e ad accaparrarsi quei tre punti che valgono quanto il diadema della regina Vittoria. Tuttavia, ancora non sufficienti per mettersi con le spalle al sicuro. Gli manca il punticino della sicurezza. Quel punticino che tante (troppe volte) ha disdegnato. Partite da vincere a mani basse, che non è riuscito nemmeno a pareggiare.

Se non partite vinte e stravinte, che si è fatto pareggiare a tempo scaduto. Ora “Ciangiri ‘u mortu su gralimi perduti”. Sabato a Gallico, dovrà tentare di strappare il pareggio. Non sarà impresa facile, perché i padroni di casa mirano ai play off. Chi vorranno affrontare, nel primo spareggio:la Greffa di Mosorrofa o gl’inferociti alabardieri del Condofuri, che si sono rivelati ‘brutti clienti’, una delle migliori formazioni del torneo? Sulla carta sono ancora possibili altri scontri. Tipo, Aurora Reggio-Mosorrofa per il titolo e Motta-Gallico, per decidere poi, la posizione nella griglia finale dei play-off. Insomma, per farla breve, ci sono scampoli di emozioni, brividi e souspence. Anche per questo torneo, la nostra opinione è positiva. Il campionato è valido. Le partite ci sono sembrate regolari. Sono emerse belle individualità che vi abbiamo segnalato di volta in volta. Tipo, Ioculano e Tripodi Giuseppe, che ben figurerebbero almeno in Promozione. Gli arbitri cominciano a “valere” di più. Commettono meno errori ed applicano meglio e di più il regolamento. Diffidiamo profondamente di quegli arbitri che conoscono ‘molto’ bene il regolamento, ma non lo applicano o lo applicano poco e male. Non siamo lontani, dal concetto di Massimo Cumbo, vertice nazionale del calcio a 5. C’è da dire, che Stefano Archinà (responsabile regionale dell’AIA) e gli altri suoi colleghi, a cominciare da Gino Idone, stiano lavorando sodo per preparare la new generation del fischietto; le nuove ‘giacchette nere’. Il “meraviglioso giocattolo”, circo magico della palla rotonda, per resistere e migliorare, deve avere arbitri con i…fiocchi. Compito non sempre facile. Punto fondamentale, sono i formatori, per dirla con Franco Falvo e Pino Russo ma anche Ercole Vescio. Altro discorso è l’esodo degli  spettatori, solo in parte fisiologico.

Nell’arco dell’anno vediamo centinaia di partite tra sabato, domenica ed i giorni feriali; prima, seconda e terza categoria, amatori, calcio a 5, giovanili e femminili. Ebbene, l’en plein non lo abbiamo mai trovato, da nessuna parte. In qualche gara, “zero spettatori”, perché lo scrivente, unico e solo, figurava come addetto ai lavori.  La tifoseria, di solito è formata dai giovani e meno giovani. Oggi, sono assorbiti da altri interessi. Palestra, fitness point, musica, danza, corsi accelerati di lingua straniera od altra specializzazione, master, studio, computer con annessi i-pad, i-phone, viaggi d’istruzione e di piacere , last minute  con pernottamento 36-48, con volo charter. Da non sottovalutare la frammentarizzazione o polverizzazione delle federazioni e proliferazione delle attività sportive sul territorio, anche attrezzate e così via; se non miglioramento della qualità della vita, si fa per dire. Ci sono alcune ‘piazze’, che non hanno mai conosciuto crisi. Nemmeno quando le loro squadre vanno a rotoli, retrocedono e non cavano un ragno dal buco. Morto un ciclo, se ne riapre un altro; con la stessa cordata o con cordata diversa.

Società che rimbalzano tra serie D e prima categoria…Lamezia, Sambiase, Paola, Rossanese, Corigliano, Praia, Amantea, Capo Vaticano, Cirò, Cariati, Castrovillari, Montalto, Rende, Cutro, Soverato, Serrese, Silana. Roccella, Brancaleone, Marina di Gioiosa, Gioiosa, Villese, Taurianova, Cittanova, Polistena. Deliese, Vibonese, Rosarno, Rosarnese, Gioiese, Nuova Gioiese, Palmese, Bagnarese, Melito, Bagaladi, Catona, Silana, Locri, Gallico, Pro Pellaro, Lazzaro, Motta. Qualcheduna è precipitata in categorie poco nobili. Ma solo per ricaricare le batterie e riprendere nuovo slancio, fulgore e nuovo entusiasmo. Ci sono società ‘immortali’, che sopravvivono pure agli tsunami. Alcuni club, astutamente, se non opportunamente, hanno allargato la loro sfera di competenza. Ravagnese per esempio ha pure avuto la serie D, poi ha subìto una decadenza-involuzione incredibile. Oggi si ritrova con alcune formazioni fra terza e seconda categoria.  Altopiano-Audax Ravagnese sulle…dune del deserto, hanno dato luogo ad una gara tutta impeto e passione. Abbiamo visto una partita  sganciata da qualsiasi tatticismo e leale, giocata a viso aperto per quasi cento minuti. Ha vinto chi avesse più birra nelle gambe o più motivazioni. Il signor Antonio Calauti ci è sembrato un buon arbitro. Domenico Salvatore

Il tabellino di Dosa
Real Altopiano-Audax Ravagnese 7-6
Real Altopiano: Paviglianiti I 7, Sapone 8, Battaglia 8, Crea Giuseppe7, Crea Bruno 9, Cuzzocrea 8, Paviglianiti II 8, Paviglianiti III 8, Nocera 10, Siclari Domenico 8, Siclari Giuseppe 8
In panchina, Paviglianiti IV, Lo Giudice
Allenatore, Cuzzocrea Giovanni 8
Presidente, Nicola Paviglianiti 8
Audax Ravagnese: Lacanica 6, Caruso 6, Leuzzi 6, Amaddeo Andrea 6, Turro 6,  Tommasello 6, Amaddeo Agostino 6, Canale 6, Morabito 6, Ioculano 10, Meduri 6
In panchina, Neri
Allenatore, Pietro Fortugno
Presidente, Tripodi Rossana 8
Marcatori, Nocera 3, Crea Bruno 2, Paviglianiti Antonino e Lo Giudice per il Real Altopiano. Ioculano 5 ed Amaddeo Agostino per l’Audax

Arbitro, Calauti Antonio di Locri 8,5
Note, terreno in discrete condizioni di gioco. Angoli 7-6, punizioni 16-14, rimesse laterali 14-16

SECONDA CATEGORIA GIRONE H, 21^ GIORNATA (10^ DI RITORNO)
RISULTATI

Aurora Reggio-Val Gallico 5-0
Condofuri-Atletico Saline 3-2
Real Altopiano-Audax Ravagnese 7-6
Real Rosalì-San Gaetano Catanoso 2-0
Salice-Motta San Giovanni 3-0
Vallata Sant’Agata-Greffa Mosorrofa 0-4

CLASSIFICA
Aurora Reggio 50
Greffa Mosorrofa 47
Condofuri 42
Motta San Giovanni 38
Val Gallico 37
Real Altopiano 25
Salice 24
Real Rosalì 22
San Gaetano Catanoso 18
Atletico Saline 16
Vallata Sant'Agata 15
Audax Ravagnese 6

Audax Ravagnese 2 punti di penalizzazione
Audax Ravagnese retrocesso in Terza Categoria

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