San Lorenzo. Il sindaco, “fa orecchie da mercante” ed il Prefetto , lo diffida per la seconda volta.
SAN LORENZO (RC) SOSPESO TRA LA TERRA ED IL CIELO, ATENDE DI CONOSCERE IL SUO DESTINO
San lorenzo (Reggio Calabria)-Il Consiglio Comunale di San Lorenzo è stato diffidato, per la seconda volta, dal Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli. Sessanta giorni di tempo per convocare il civico consesso: in caso di inadempienza sarà avviata la procedura per lo scioglimento del Consiglio Comunale, prevista dall’art. 141 del D.lgs. 267/2000”.
Dopo la prima diffida del Prefetto(necessaria ed urgente), un atto dovuto perché il consiglio comunale non ha provveduto all’approvazione del riequilibrio di bilancio per l’anno 2012, entro il termine massimo del 30 Novembre, come stabilito dal Ministero dell’Interno e neppure entro i 20 giorni entro cui avrebbe potuto approvarlo a seguito di diffida del Prefetto, ai sensi dell’art 141, co. 2 del D.Lgs n°267/00; il consiglio comunale, è stato diffidato, per la seconda volta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 141 del D. Lgs 267/2000, ad adottare la delibera di definizione ed approvazione degli strumenti e delle modalità di controllo interno di cui al comma lettera d) dell’art. 3 del Decreto legge 174/2012, convertito in legge 7 Dicembre 2012, n° 213, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del decreto.
Una bacchettata imbarazzante per l’amministrazione comunale , quella nota della Prefettura, datata 5 Marzo scorso, pervenuta a “Palazzo Rossi” il 20 marzo 2013 e notificata ai consiglieri solo ieri mattina.
Una situazione consequenziale di una maggioranza che ormai da mesi, non c’è più e che ha perso pezzi e credibilità.
Il sindaco è sulla “graticola”. L’armata Sapone, non ha i numeri per amministrare.
Negli ultimi consigli comunali, infatti, ha dovuto prendere di questa situazione, e da mesi ormai, va avanti solo con delle semplici delibere di giunta.
I consiglieri dissidenti sono tre e adesso tra maggioranza ed opposizione si equivalgono: otto consiglieri da una parte e otto dall’altra,
Un clima, che traduce un’ instabilità amministrativa, dove “l’opposizione diviene maggioranza” e non ci sono più i numeri per poter amministrare”: dopo la formazione del gruppo misto “democrazia e proposta”(composto dai consiglieri Giuseppe Floccari,ex vicesindaco nella passata legislatura; Alessandro Polimeni e Caterina Meduri), le dimissioni dell’assessore al bilancio Domenico Pannuti, come un fulmine a ciel sereno le dimissioni del vicesindaco, Carmelo Upennini.
Una vicenda che si fa esemplare del totale sgretolamento dell’armata Sapone.
Una situazione di instabilità che “forse” giunge all’epilogo di quella che è stata una gestione tortusa, stentata, travagliata di un piccolo comune dell’area grecanica alla deriva, sul quale pesa, come una “spada di Damocle”, la decisione del Consiglio dei Ministri, che tra l’altro dovrebbe arrivare a breve.
MARIA MANTI
SAN LORENZO (RC) SOSPESO TRA LA TERRA ED IL CIELO, ATENDE DI CONOSCERE IL SUO DESTINO
San lorenzo (Reggio Calabria)-Il Consiglio Comunale di San Lorenzo è stato diffidato, per la seconda volta, dal Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli. Sessanta giorni di tempo per convocare il civico consesso: in caso di inadempienza sarà avviata la procedura per lo scioglimento del Consiglio Comunale, prevista dall’art. 141 del D.lgs. 267/2000”.
Dopo la prima diffida del Prefetto(necessaria ed urgente), un atto dovuto perché il consiglio comunale non ha provveduto all’approvazione del riequilibrio di bilancio per l’anno 2012, entro il termine massimo del 30 Novembre, come stabilito dal Ministero dell’Interno e neppure entro i 20 giorni entro cui avrebbe potuto approvarlo a seguito di diffida del Prefetto, ai sensi dell’art 141, co. 2 del D.Lgs n°267/00; il consiglio comunale, è stato diffidato, per la seconda volta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 141 del D. Lgs 267/2000, ad adottare la delibera di definizione ed approvazione degli strumenti e delle modalità di controllo interno di cui al comma lettera d) dell’art. 3 del Decreto legge 174/2012, convertito in legge 7 Dicembre 2012, n° 213, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del decreto.
Una bacchettata imbarazzante per l’amministrazione comunale , quella nota della Prefettura, datata 5 Marzo scorso, pervenuta a “Palazzo Rossi” il 20 marzo 2013 e notificata ai consiglieri solo ieri mattina.
Una situazione consequenziale di una maggioranza che ormai da mesi, non c’è più e che ha perso pezzi e credibilità.
Il sindaco è sulla “graticola”. L’armata Sapone, non ha i numeri per amministrare.
Negli ultimi consigli comunali, infatti, ha dovuto prendere di questa situazione, e da mesi ormai, va avanti solo con delle semplici delibere di giunta.
I consiglieri dissidenti sono tre e adesso tra maggioranza ed opposizione si equivalgono: otto consiglieri da una parte e otto dall’altra,
Un clima, che traduce un’ instabilità amministrativa, dove “l’opposizione diviene maggioranza” e non ci sono più i numeri per poter amministrare”: dopo la formazione del gruppo misto “democrazia e proposta”(composto dai consiglieri Giuseppe Floccari,ex vicesindaco nella passata legislatura; Alessandro Polimeni e Caterina Meduri), le dimissioni dell’assessore al bilancio Domenico Pannuti, come un fulmine a ciel sereno le dimissioni del vicesindaco, Carmelo Upennini.
Una vicenda che si fa esemplare del totale sgretolamento dell’armata Sapone.
Una situazione di instabilità che “forse” giunge all’epilogo di quella che è stata una gestione tortusa, stentata, travagliata di un piccolo comune dell’area grecanica alla deriva, sul quale pesa, come una “spada di Damocle”, la decisione del Consiglio dei Ministri, che tra l’altro dovrebbe arrivare a breve.
MARIA MANTI


0 Commenti