Si intensificano i controlli della Compagnia Carabinieri di Termini Imerese per contrastare gli ormai crescenti reati contro il patrimonio che interessano il comune termitano ed i paesi limitrofi. Numerose sono le pattuglie impiegate quotidianamente sul territorio e diversi i controlli effettuati nelle vie cittadine e nelle contrade, quest'ultime spesso aree isolate facile preda per i male intenzionati.
Nel corso delle prime ore di mercoledì mattina, 27.03.2013, la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile impegnata nello svolgimento di un servizio perlustrativo dei Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, nel percorrere le vie di questa contrada “Spina Santa”, nei pressi del deposito comunale adibito a discarica, notava che la recinzione metallica posta a delimitazione di detta area era stata divelta in maniera tale da consentire l’accesso di un veicolo all'interno del sito. Pertanto i militari incuriositi, si introducevano all’interno della prima area del deposito ove notavano che, a pochi metri di distanza, il cancello d’ingresso del magazzino era inspiegabilmente aperto e che la catena posta a chiusura dello stesso era stata tranciata. Avvicinatisi scorgevano all’interno un giovane intento a caricare del materiale ferroso di vario genere a bordo di un Ape Piaggio 50, che successivamente si è appurato essere sprovvisto della prevista copertura assicurativa. Il giovane veniva identificato in BALISTRERI Andrea, classe'91, celibe, pregiudicato, sottoposto alla misura di prevenzione personale dell’Avviso Orale di Pubblica Sicurezza, e sottoposto a perquisizione veniva trovato in possesso di strumenti atti all’effrazione, usati poco prima per guadagnarsi la via d’accesso alla discarica. Il giovane pregiudicato veniva accompagnato presso la Caserma Carabinieri di Termini Imerese e dichiarato in stato di arresto per il reato di furto aggravato, misura obbligatoria prevista dall’articolo 624 e 625 del Codice Penale. Terminate le formalità di rito il predetto veniva accompagnato, nell’arco della stessa mattinata, davanti all’Autorità Giudiziaria di Termini Imerese la quale, a seguito di giudizio direttissimo, lo condannava alla pena di tre mesi di reclusione ed euro 300 di multa, pena sospesa, rimettendolo in libertà.
Palermo, 29 marzo 2013

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