Torino 22 marzo 2013 - L'Inverno è andato in archivio, almeno sul
calendario, da ieri è arrivata la benedetta Primavera che per molti
rappresenta la più bella stagione dell'anno.
La metereologia a volte rappresenta lo specchio della società, quando piove vuol dire che qualcuno manifesta un problema, un disagio, un qualcosa che non va, il morale è basso, l'angoscia è alta, di esempi ce ne sono tanti, a voi la libera interpretazione. Il sole invece rappresenta un qualcosa di positivo, di allegro, di bello. La nuova stagione è uno stimolo in più per creare presupposti positivi, aria fritta direte voi, beh, fare una passeggiata in un parco accompagnati dai raggi caldi del sole non è poco direi. Del resto, assaporare la verginità della natura non ha prezzo, le alternative saranno sicuramente peggiori.
Ma se parlo di rose non posso non parlare delle ortiche: partiamo dalla politica, dall'antipolitica meglio. Abbiamo 3 fazioni che si odiano a vicenda, Bersani, Grillo e Berlusconi: il primo ha bisogno di Grillo, il secondo non ha bisogno di nessuno, il terzo ha bisogno di entrambi. Sembrerebbe un quiz psicoattitudinale, il paradosso è che non lo è affatto. E alla fine potrebbe sbucare di nuovo un governo tecnico.
I 3 dell'Ave Maria non sono per niente affidabili, e pensare che i signori votanti volevano dare un calcio alla crisi incoronando uno dei tre. Come un fulmine a ciel sereno dalle elezioni si è usciti sconfitti, il voto di protesta ha un senso solamente se dopo di esso vi sia un'alternativa valida con programmi e soluzioni che in breve termine possano dare giovamento al paese. Un nome su tutti: Matteo Renzi, attuale sindaco di Firenze.
Ma se la destra si è autodistrutta, la sinistra si è bruciata da sola: avete voluto Bersani diceva qualcuno, adesso tenetevelo.
Ma se il Re fa da se, che Dio salvi la Regina, e quando si parla di Dio non si può non parlare di Papa Francesco, una persona straordinaria che sta cercando di cambiare la Chiesa, come? Con l'umiltà dimostrata fin da subito, con le sue parole che arrivano in fondo al cuore, respingendo ricchezza e lusso, accogliendo poveri e peccatori, abbracciando tutti i fedeli con un semplice buongiorno.
Gli alberi si vestono
dei loro colori, sbocciano i fiori, l'azzurro del cielo prende sempre
più spazio e libera la luce del sole che scalda un ambiente freddo per
via di tanti eventi negativi che scuotono il nostro paese.
La metereologia a volte rappresenta lo specchio della società, quando piove vuol dire che qualcuno manifesta un problema, un disagio, un qualcosa che non va, il morale è basso, l'angoscia è alta, di esempi ce ne sono tanti, a voi la libera interpretazione. Il sole invece rappresenta un qualcosa di positivo, di allegro, di bello. La nuova stagione è uno stimolo in più per creare presupposti positivi, aria fritta direte voi, beh, fare una passeggiata in un parco accompagnati dai raggi caldi del sole non è poco direi. Del resto, assaporare la verginità della natura non ha prezzo, le alternative saranno sicuramente peggiori.
Ma se parlo di rose non posso non parlare delle ortiche: partiamo dalla politica, dall'antipolitica meglio. Abbiamo 3 fazioni che si odiano a vicenda, Bersani, Grillo e Berlusconi: il primo ha bisogno di Grillo, il secondo non ha bisogno di nessuno, il terzo ha bisogno di entrambi. Sembrerebbe un quiz psicoattitudinale, il paradosso è che non lo è affatto. E alla fine potrebbe sbucare di nuovo un governo tecnico.
I 3 dell'Ave Maria non sono per niente affidabili, e pensare che i signori votanti volevano dare un calcio alla crisi incoronando uno dei tre. Come un fulmine a ciel sereno dalle elezioni si è usciti sconfitti, il voto di protesta ha un senso solamente se dopo di esso vi sia un'alternativa valida con programmi e soluzioni che in breve termine possano dare giovamento al paese. Un nome su tutti: Matteo Renzi, attuale sindaco di Firenze.
Ma se la destra si è autodistrutta, la sinistra si è bruciata da sola: avete voluto Bersani diceva qualcuno, adesso tenetevelo.
Superando
i confini non va di certo meglio, la politica estera ha compiuto
l'ennesimo fallimento, come ben saprete i nostri Marò sono stati
costretti a tornare in India, una mossa alquanto pericolosa direi,
questioni d'interesse, ma se l'Italia ha bisogno dell'India per andare
avanti, direi che siamo messi proprio male.
Ma se il Re fa da se, che Dio salvi la Regina, e quando si parla di Dio non si può non parlare di Papa Francesco, una persona straordinaria che sta cercando di cambiare la Chiesa, come? Con l'umiltà dimostrata fin da subito, con le sue parole che arrivano in fondo al cuore, respingendo ricchezza e lusso, accogliendo poveri e peccatori, abbracciando tutti i fedeli con un semplice buongiorno.
Il Mondo intero aveva bisogno di un Papa così, un Papa buono,
semplice, chiaro e concreto. Ne avevamo bisogno tutti, noi, stupidi
presuntuosi che pensiamo di sapere sempre tutto, si, è vero, sappiamo
molto, tranne quello che conta.
Pace e bene

Rosario Ligato
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