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Josè Mourinho. |
Londra, 15 Gennaio 2013, «Un giorno tornerò ad allenare in Inghilterra». Così Josè Mourinho, attuale tecnico del Real Madrid, in un'intervista sul sito ufficiale della Football Association, che si appresta a festeggiare il suo 150° anniversario. «I miei ricordi del calcio inglese non potrebbero essere migliori», ha detto lo Special One, che lasciò il Chelsea nel 2007 per trasferirsi all'Inter, non prima però di avere conquistato con i 'blues' due titoli in Premier League.
«In Inghilterra si sente la vera passione per il gioco. Non solo per i club, soprattutto è la passione per il calcio. Ho amato questo aspetto dal primo all'ultimo giorno», ha aggiunto ripensando alla sua esperienza in Premier League. «Ma io so che un giorno ritornerò perchè il calcio inglese significa un sacco per me». Non è la prima volta che Mourinho apre a un ritorno in Premier League, ma stavolta la sua dichiarazione d'amore arriva nel momento di maggiore crisi della sua gestione al Real Madrid. E se il divorzio dal club spagnolo dovesse consumarsi già la prossima estate, un suo possibile ritorno in Premier già dal prossimo anno non sarebbe da escludere.
Di certo, il mercato degli allenatori alla fine di questa stagione sarà più vivo che mai e il campionato inglese non fa gola solo a Mourinho. Fra i nomi accostati ai top team della Premier vi è anche quello di Pep Guardiola, pronto a tornare in panchina dopo il suo anno sabbatico. Il nome dell'ex allenatore del Barcellona è stato accostato ultimamente al City come possibile sostituto di Roberto Mancini. Cambiamenti possibili anche nel Chelsea, visto che il contratto di Rafa Benitez con il club di Stamford Bridge scadrà a fine stagione e che l'amore fra il tecnico spagnolo e i tifosi dei 'blues' non è mai sbocciato. In bilico è anche il futuro di Arsene Wenger, manager dell'Arsenal dal lontano 1996.
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