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Fabrizio Corona, sconcerto alla Procura di Torino per l'improvvisa fuga. La famiglia:'consegnati alla giustizia'.

Fabrizio Corona.
CORONA: SCONCERTO A TORINO PER FUGA, PG CHIEDE SPIEGAZIONI MADDALENA, DI FATTO È GIÀ LATITANTE. APPELLO DELLA FAMIGLIA, CONSEGNATI ALLA GIUSTIZIA 'SIAMO AFFRANTI, TI CHIEDIAMO DI TORNARE AL PIÙ PRESTÒ.

TORINO, 19 Gennaio 2013 - C'è sconcerto alla procura generale di Torino per l'improvvisa fuga di Fabrizio Corona, il fotografo dei vip per il quale, ieri, i magistrati subalpini, dopo la sentenza con cui la Cassazione ha reso definitiva una condanna a cinque anni, avevano firmato l'ordine di carcerazione. Il procuratore generale, Marcello Maddalena, secondo quanto risulta all'ANSA, ha chiesto delle spiegazioni a Milano, la cui polizia era stata incaricata di eseguire il provvedimento. Corona «di fatto è già latitante».

«Non dico nulla e non commento nulla», ha affermato l'alto magistrato, che non ha voluto precisare quale ufficio ha contattato. «Di sicuro è riuscito a eludere la sorveglianza alla quale, a quanto pare, era sottoposto. Si è trattato di una fuga volontaria». Quanto all'eventuale decreto di latitanza, Maddalena spiega che «Corona di fatto è già latitante, che ci sia o meno un decreto cambia poco o nulla. Per le ricerche non si aspetta quel documento». Il sostituto procuratore generale Vittorio Corsi ha detto di essere «esterrefatto». Il magistrato ha ricevuto la comunicazione della Cassazione poco prima delle 16:15 e alle 16:20 ha inoltrato il fax al commissariato di Milano.

 «Sappiamo - ha detto all'ANSA una fonte del Palazzo di Giustizia torinese - che Corona era guardato a vista da diversi giorni. Tra l'altro, essendo in regime di affidamento in prova, era soggetto a delle pur blande limitazioni nei movimenti. come sia potuto succedere, ancora non ce lo spieghiamo». La fuga potrebbe costare a Corona la revoca dell'affidamento in prova: in questo caso il beneficio verrebbe trasformato in reclusione, con una pena da sommare e cumulare con quella a cinque anni irrogata ieri.

CORONA: APPELLO DELLA FAMIGLIA, CONSEGNATI ALLA GIUSTIZIA 'SIAMO AFFRANTI, TI CHIEDIAMO DI TORNARE AL PIÙ PRESTÒ.

«Fabrizio, siamo affranti. Con la poca lucidità di cui disponiamo in un momento così drammatico, ovunque tu sia, ti chiediamo di tornare al più presto e consegnarti alla giustizia». Questo l'accorato appello che la famiglia Corona rivolge a Fabrizio, reso noto all'ANSA dal fratello minore Federico. L'appello è condiviso anche dalla mamma Gabriella e dal fratello maggiore Francesco. «Non abbiamo idea di dove sia Fabrizio», precisa Federico. Inoltre la decisione di Fabrizio Corona di rendersi irreperibile dopo la sentenza di condanna della Cassazione per la vicenda dell'estorsione al calciatore Trezeguet, non è stata comunicata precedentemente alla famiglia.

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