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E' vivo più che mai il ricordo di Vincenzo "Cecio" "Vincenzo Infortuna", vincono gli Amatori di Chorio, ma tutti gli amici ne onorano la memoria

San Lorenzo (rc)- Gli Amatori di Chorio di Nino Larnè, si aggiudicano la quarta edizione  del Memorial,  IX° Torneo “ San Gaetano Catanoso”, a cui hanno aderito anche, il Musupuniti di Luigi Mandica e l’Aia di Reggio Calabria, diretta dal dottor Gino Idone. Sul posto anche il sindaco Lillo Sapone, assessori e consiglieri in carica o ex Il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Reggio e del Comune di San Lorenzo
UN TORNEO DI CALCIO PER ONORARE DEGNAMENTE LA MEMORIA DELL’AGRONOMO, DOTTOR VINCENZO “CECIO” INFORTUNA,  VIRTUOSO FIGLIO DI CHORIO, COLPITO DALLA SLA
Presenti la famiglia dello scomparso  ( la moglie, Caterina Catanoso ed i figli: Domenico e Manuela), parenti, amici e conoscenti, il presidente provinciale della SLA Maurizio Casadidio e la vice, Francesca Genovese. Ha galvanizzato la manifestazione il factotum, dottor Salvatore Tripodi. Sul posto, il sindaco Pasquale Sapone, il vice Carmelo Upennini, assessori, consiglieri
Domenico Salvatore

SAN LORENZO - Chorio -  (Reggio Calabria)- Scripta manent verba volant, nunc et semper. Una poesia, un racconto, un articolo consegnato ad internet…“Vincenzo, non è morto per sempre, recitava un dolente  epitaffio. Noi, non lo vediamo, ma egli è tra di noi, declama il cantore dell’elegia. Un giorno, lo raggiungeremo in Cielo, tra gli Angeli ed i Santi”. …‘E tu onore di pianti, Ettore avrai,/ove fia santo e lagrimato il sangue/per la patria versato, e finché il Sole/risplenderà su le sciagure umane./”. Sono i versi di quel grande poeta, che si chiama Ugo Foscolo; che ha esaltato l’utilità delle tombe e dei riti funebri come legame tra vivi e defunti ed il ricordo delle imprese dei morti; ma, soprattutto, il valore della poesia, che sa eternare le virtù molto più delle tombe, poiché rimane nella memoria e non si distrugge con il tempo. Aveva una famiglia, un lavoro, il successo, denaro, salute, felicità. Tutto ciò, che umanamente, possa desiderare un uomo. Amava la vita, scoppiava di salute, giocava al pallone con gli amici, che oggi, angosciati ma fieri, lo commemorano, ancora increduli e mai rassegnati, con questo ‘Memorial’, a lui intitolato; giunto alla quarta edizione. Incorniciato nella IX^ edizione del Torneo “San Gaetano Catanoso”. Ma un brutto giorno, gli diagnosticarono la SLA. Lui ed i suoi parenti, lottarono duramente con la forza della disperazione, ma alla fine, dovettero arrendersi al destino crudele e beffardo. Una morte inaccettabile e terribile, che gettò nell’angoscia, nel dolore, nello sconforto, nella depressione, nella tristezza, non solo la famiglia di appartenenza, ma tutta la comunità laurentina, che lo stimava ed amava.

Al Torneo (triangolare)  edizione 2013, hanno partecipato, per la cronaca: Amatori Chorio, Musupuniti ed Aia di Reggio Calabria.  Tre le partite secche in calendario, dopo sorteggio (Chorio A.-Musupuniti 0-0 ( 2-1 d.c.r.); Musupuniti-Aia 2-0, Chorio A.-Aia 6-2. Lo stadio comunale di Chorio, non è San Siro, l’Olimpico od il Delle Alpi. Non si vede, gente come: Conte, Zeman, Stramaccioni, Allegri, Zanetti, El Sharaawy, Totti, Quagliarella; sebbene con le dovute proporzioni, ci siano i campioni del dilettantismo calabrese, di qualche stagione fa. A partire, da quel magico Chorio, di Saverio Pansera e della buon’anima dell’avvocato Piero Catanoso, che militò in prima categoria…Barreca, Cannizzaro, i fratelli Scaramuzzino, Mercurio, Oliveri, Sapone, i fratelli Mandica, Toscano, Pannuti, Schimio, Mangiola A., Mangiola P. Tripodi, di quelli che ci vengono in mente…tre passaggi…reteeee! Fecero epoca e storia, quei derbies di fuoco con la Pro Torre in terza categoria, seconda e prima. Altri tempi. Tifosi, giocatori, dirigenti, sportivi ecc. non vedevano l’ora che arrivasse la partita. Ed era favolosa, quella sana polemica, che precedeva e seguiva la ‘stracittadina’. Nel girone, c’era pure,”quella “ fantastica Bovese, che giocava sotto la ferrovia. Amarcord che sembravano sepolti. Ricordi struggenti, che affiorano dall’ippocampo. Acerrimi avversari del tempo, che si abbracciano come fratelli…ti ricordi, di quella volta che…

C’è pure, ancora in giro, ma con diversa funzione, qualche arbitro, di quei tempi. E qualche cronista che li visse; che li descrisse sui giornali; che li commentò in televisione ed alla radio. Scripta manent, verba volant. Ma qualche volta ‘restant’… Adieu Jolie Candy  /c'est à Orly que finissent les vacances a Paris/ Adieu jolie candy/ une voix t'appelle,/ C'est l'heure déjà de t'en aller/ Dans cette avion qui t'emmène vers l'Angletterre /…Adieu jolie candy /Adieu jolie candy/ Je deviendrai un souvenir une photo de vacance/ Adieu jolie candy/ Celui qui t'aime, la bas il a bien de la chance/…”. Mi manca da morire quel suo piccolo grande amore, adesso che…Hit parade…Zuccalà o Candito? Si giocava per il pennacchio, il municipio, i colori, la squadra, la bandiera, il paese. Si viaggiava col panino con la mortadella… Gl’idoli, erano Baresi, Bettega, Pruzzo, Rummenigge. Viaggiavano da queste parti Claudio Villa, Little Toni, Riccardo Fogli, Mario Tessuto, Louiselle, i Ricchi e Poveri. Quante storie può raccontare, la fiumara del Tuccio! Molti di quei personaggi con la pancetta,  i capelli grigi se non la ‘pelata’, ancora ‘giovani’ ma avanti con gli anni, li hanno vissuti quei tempi, piccoli fans e si ritrovano in occasioni come questa, a fare il pieno di ricordi. Le tombe servono, cantava Ugo Foscolo; le poesie anche, perché fanno vivere in eterno il ricordo dei cari estinti. Si emoziona pure lo scrivente, che su questo stesso campo in terra battuta, ha vissuto quel fascino malinconico e romantico. Lo ha descritto ed ancora lo canta. I passaggi, per andare in rete, non sono tre, ma, sette-otto; salvo, l’intermezzo di punizioni e calci d’angolo o rimesse laterali. Le cadute, non durano un attimo e richiedono l’ingresso in campo del massaggiatore con la magica bomboletta spray in mano, che non fa più miracoli oramai. Troppi carneadi e dottori azzaccagarbugli, se non dulcamara, che col pallone non c’azzeccano.

La mancata costanza negli allenamenti, produce: contratture, stiramenti, strappi lesioni al menisco, crociati, pubalgia. Le marcature sono molto larghe, approssimative. Gli arbitri sono indulgenti; sorvolano sui fuori gioco, lasciano correre sui falli, ma, non sono strenne natalizie, regali sotto l’albero di Natale. Cambia il vestiario, cambia la medicina. Ieri pantaloncini, casacche e calzettoni variopinti, scarpe risuolate, penuria di palloni, la visita dal medico di famiglia, se e quando. Oggi, divise uguali, scarpe, scarpette e scarpine per le trasferte, vestiti griffati, giacche, giacchette, giacconi, tuta da ginnastica, giacca a vento, gomitiera, cavigliera, ginocchiera, fascia elastica, prove da sforzo, elettrocardiogramma, spirometria, globuli bianchi, globuli rossi, pietruzze, piastrine, trigliceridi, tac, risonanza magnetica. I gioca(torelli) fanno quel che possono. L’importante è partecipare, come disse il barone Pierre de Coubertin. Sebbene, gli acciacchi presenili, il crollo verticale degli ormoni, l’incipiente pancetta, la penuria di cartilagine che condizionano i riflessi e la flessura muscolare, non consentano di essere elastici, scattanti, agili e snelli, come…venti-trenta chili fa. Tuttavia, si gioca al calcio vero e con tutte le regole del gioco.. La goleada, arriva però, per inerzia e solo nell’ultima gara in programma. Chorio e lo sport (ed il calcio), una bella unione, che dura nel tempo e si rivitalizza periodicamente. Un bel matrimonio, se Don Rodrigo permette…Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.

Quando le squadre sono alla frutta, “sbracate” e col pensiero agli spaghetti…”Pronto cara” gracchia il telefonino di terza generazione, “ancora non calare la pasta; c’è la premiazione e sicuramente, ci spariamo la posa, prima del buffet; prendo solamente un pasticcino, qualche cannolo, due amaretti, un babà e…pure la torta? Ma non la prendo; magari… una forchettina, un  bicchierino di spumante e volo”. Resiste, la scarica di adrenalina, che non è di certo una specie in estinzione;  e sopravvive la … “flora” delle emozioni; la ’fauna’ dell’euforia, dell’entusiasmo. Benchè il personal-trainer, attraverso i training autogeno, insegni come gestire lo stress e l’ansia. La furtiva lacrima, sgorga clandestina, durante la commemorazione del defunto tra un bignè ed un bocconcino. “Lacrime, sibilava Don Baki, voi siete nate da un sorriso, che ora vola su nel cielo…”. Il dottor Salvatore Tripodi, suda più ora, che deve saldare le varie fasi ed i momenti della chiusura della manifestazione, di quando stava in campo, fioccano coppe, targhe e trofei, come la neve a Courmayeur; ne offre e riceve pure il presidente provinciale della SLA Maurizio Casadidio e la vice, Francesca Genovese. Per saperne di più, su questa malattia, basta andare sul motore di ricerca Google e digitare la parolina “Sla”. Noi, c’eravamo. Ci ha invitati, il dottor Gino Idone, presidente provinciale dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri). Anche questo, è un momento di socialità, aggregazione, comunione, dialogo, confronto e scambio di idee, che fa bene alla cultura, allo sport, alla Medicina, alla poesia ed all’anima; che rinsalda e rivitalizza, i sacri vincoli di una comunità viva ed operante, come quella di Chorio, agro di San Lorenzo, in provincia di Reggio Calabria, localizzata sulla statale 183 Melito-Gambarie. Domenico Salvatore

Il tabellino di Dosa
AIA: D’Agostino, Catanoso, Palumbo, Roberto, Amaretti, Mallamaci F. Bianchi, Bellino, Mallamaci R. Idone, Surace, Celestino L., Celestino P., Barreca, Amodeo, Puliatti. Allenatore, Gino Idone
AMATORI CALCIO CHORIO: Visalli, Falcomatà C. Geria, Belardi, Manuardi, Larnè, Falcomatà D. Scrivo F. Vinci, Mangiola, Falcomatà, D.Tripodi, Quattrone, Romeo, Sarica. Allenatore, Antonino Larnè
MUSOPUNITI: Nucera, Palamara, Plutino, Scaramuzzino, Battaglia, Hamid, Familiari R. Familiari G. Marino, Infortuna, Tripodi, Serraino, Ligato, Marino A. Mangiola, Sapone, Mandica M., Giustra e Mandica L. Allenatore,  Luigi Mandica 
Arbitri: Pasquale Celestino, Francesco Mallamaci, Marco Bianchi
1^ partita, Chorio-Musupuniti 0-0 ( 2-1 d.t.s. Hamid, Velardi, Serraino)
2^ partita, Musupuniti-AIA 2-0 (Marino e Familiari)
3^ partita Amatori Chorio-AIA 6-2 (Scrivo (2), Vinci (2) Falcomatà, Mangiola, Bellini, Celestino
ALBO D’ORO:
Musupuniti
Amatori Chorio
Amici di Chorio
Amatori Chorio















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