
Roma 18 Gennaio 2013 «L'idea avanzata da tutti gli schieramenti politici in competizione elettorale di abbassare, come primo provvedimento, le tasse sul lavoro, a cominciare dall'Irap, non potrà aiutare l'Italia ad uscire dalla recessione in cui è precipitata». È quanto afferma il Codacons in un comunicato che commenta i dati Istat sottolineando che «fino a che il ceto medio non ce la fa ad arrivare a fine mese, infatti, fatturato e ordinativi continueranno a precipitare visto che le famiglie non avranno i soldi per acquistare i beni prodotti dalle industrie».
Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, infatti, il fatturato dell'industria italiana a novembre perde il 5,4% su base annua. «Si tratta dell'undicesimo calo tendenziale consecutivo», aggiunge il Codacons. Anche gli ordinativi dell'industria scendono per la quindicesima volta consecutiva, calando del 6,7% su base annua. D'altronde, l'associazione ricorda che «nella manovra di lacrime e sangue per le famiglie, il dl Salva Italia, le imprese hanno invece beneficiato di miliardi di agevolazioni sotto forma di riduzioni di Irap e di aiuti alla crescita economica Ace».
I dati di oggi dimostrano, però, che «non sono serviti a nulla». Ecco perchè, aggiunge, «le poche risorse che si renderanno disponibili in futuro andrebbero non disperse in interventi a pioggia e concentrati tutti in un dl salva famiglie, altrimenti non ci sarà crescita fino alla fine del 2014». Per l'associazione di consumatori, infatti, è evidente che «se c'è polvere sotto il tappeto dei conti pubblici, questa è la stima della crescita prevista per la fine del 2013, una stima che non tiene conto del colpo di grazia che arriverà a fine anno dall'aumento delle aliquote dell'Iva, che avranno come unico effetto quello di ridurre ulteriormente i consumi e, paradossalmente, il gettito stesso dell'Iva, già calato dell'1,8% nei primi 11 mesi del 2012 cioè -1,818 miliardi di euro».
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