Catanzaro 15-01-2013
Lo scorso dodici gennaio gli ordini professionali degli architetti e
degli ingegneri ed i Collegi dei geometri e dei periti della provincia
di Catanzaro hanno emesso un comunicato, pubblicato il giorno dopo
nell’edizione provinciale lamentando una presunta situazione di disagio
degli iscritti, associato ad eccessivi tempi d’attesa ed a costi
economici e sociali, non solo ai professionisti ma all’intera provincia,
conseguenza delle modalità di espletamento dei controlli sui progetti
sottoposti alla procedura di deposito, effettuati dal servizio tecnico
regionale di Catanzaro (ex Ufficio del Genio Civile), poste in essere
dall’attuale dirigente di servizio.
Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, Ing. Giovanni Laganà, chiarisce qui di seguito:
“Si osserva, in prima istanza, il tenore violento e spropositato dell’inatteso comunicato i cui contenuti, pur condivisibili, vengono esternati in maniera irrituale rispetto alle modalità di confronto appositamente attivate tra gli uffici regionali e gli ordini professionali dell’intera regione, che prevedono il ricorso ad un tavolo tecnico istituito nell’anno 2011, per discutere e risolvere, sulla base di un leale confronto, le problematiche di applicazione della nuova normativa sismica introdotta con l’approvazione della legge regionale n. 35/2009. Orbene, nessuno dei rappresentanti regionali degli ordini professionali, ha richiesto che la problematica evidenziata venisse sottoposta all’attenzione del suddetto tavolo tecnico per valutarne la portata e l’eventuale necessità di adozione di provvedimenti correttivi. Si vuole in questa sede escludere che l’emissione del suddetto comunicato sia legata a motivazioni di carattere personale nei confronti dell’attuale dirigente preposto al quale va dato atto che la competenza professionale ed il garbo istituzionale dimostrati nell’espletamento degli incarichi svolti presso la Regione Calabria, alcuni dei quali di grande impegno e responsabilità, non lasciano alcun margine di dubbio sulla legittimità dell’operato dello stesso, nell’alveo delle prerogative ed attribuzioni dirigenziali stabilite dalla legge.
Non sfuggirà agli ordini che l’attività di controllo dei progetti inerenti agli edifici ed alle strutture costituisce un segmento fondamentale dell’azione amministrativa regionale, per il conseguimento dell’obiettivo principale dell’attuale legge sismica, ovvero la sicurezza delle costruzioni per la tutela della pubblica e privata incolumità, da conseguire attraverso un percorso di riordino delle funzioni in materia sismica, di riorganizzazione delle strutture tecniche competenti e di definizione della disciplina del procedimento per la vigilanza sulle costruzioni (art. 1, L.R. 35/2009). Le modalità di effettuazione dei controlli per le opere soggette a deposito sono specificate all’art. 17 del Reg.R. 7/2012, che recita testualmente: “I progetti di cui all’art.15 saranno sottoposti, da parte del Servizio Tecnico Regionale, ad istruttoria formale che accerti la sola presenza della modulistica e degli elaborati per come previsto dalle normative vigenti in materia, nonché la corrispondenza della documentazione cartacea con quella inviata attraverso il sistema informatico SIERC”.
La verifica sulla conformità degli elaborati progettuali alle previsioni della normativa vigente deve essere riferita, appunto, alle prescrizioni contenute nelle norme di settore il cui accertamento di rispondenza rende – evidentemente - il controllo di legittimità del tutto oggettivo ed imparziale. Nel solco del costruttivo percorso di interlocuzione e fattiva collaborazione attivato con le categorie professionali interessate, si ritiene che i risvolti sociali della problematica sollevata, appaiono meritevoli di analisi da parte della Regione che intende, pertanto, sottoporre la tematica all’attenzione del tavolo tecnico, per una disamina collegiale finalizzata all’emanazione di linee guida condivise sui contenuti formali degli elaborati progettuali da sottoporre a controllo, onde agevolare sia i progettisti sia i tecnici regionali. L’opportunità di contribuire al mantenimento del clima collaborativo che ha sinora caratterizzato i rapporti con gli ordini professionali trova nel fine ultimo della tutela della pubblica incolumità, il principale obiettivo che il dipartimento ritiene doveroso continuare a perseguire sul rilevante tema della sicurezza antisismica delle costruzioni”. m.c.
Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, Ing. Giovanni Laganà, chiarisce qui di seguito:
“Si osserva, in prima istanza, il tenore violento e spropositato dell’inatteso comunicato i cui contenuti, pur condivisibili, vengono esternati in maniera irrituale rispetto alle modalità di confronto appositamente attivate tra gli uffici regionali e gli ordini professionali dell’intera regione, che prevedono il ricorso ad un tavolo tecnico istituito nell’anno 2011, per discutere e risolvere, sulla base di un leale confronto, le problematiche di applicazione della nuova normativa sismica introdotta con l’approvazione della legge regionale n. 35/2009. Orbene, nessuno dei rappresentanti regionali degli ordini professionali, ha richiesto che la problematica evidenziata venisse sottoposta all’attenzione del suddetto tavolo tecnico per valutarne la portata e l’eventuale necessità di adozione di provvedimenti correttivi. Si vuole in questa sede escludere che l’emissione del suddetto comunicato sia legata a motivazioni di carattere personale nei confronti dell’attuale dirigente preposto al quale va dato atto che la competenza professionale ed il garbo istituzionale dimostrati nell’espletamento degli incarichi svolti presso la Regione Calabria, alcuni dei quali di grande impegno e responsabilità, non lasciano alcun margine di dubbio sulla legittimità dell’operato dello stesso, nell’alveo delle prerogative ed attribuzioni dirigenziali stabilite dalla legge.
Non sfuggirà agli ordini che l’attività di controllo dei progetti inerenti agli edifici ed alle strutture costituisce un segmento fondamentale dell’azione amministrativa regionale, per il conseguimento dell’obiettivo principale dell’attuale legge sismica, ovvero la sicurezza delle costruzioni per la tutela della pubblica e privata incolumità, da conseguire attraverso un percorso di riordino delle funzioni in materia sismica, di riorganizzazione delle strutture tecniche competenti e di definizione della disciplina del procedimento per la vigilanza sulle costruzioni (art. 1, L.R. 35/2009). Le modalità di effettuazione dei controlli per le opere soggette a deposito sono specificate all’art. 17 del Reg.R. 7/2012, che recita testualmente: “I progetti di cui all’art.15 saranno sottoposti, da parte del Servizio Tecnico Regionale, ad istruttoria formale che accerti la sola presenza della modulistica e degli elaborati per come previsto dalle normative vigenti in materia, nonché la corrispondenza della documentazione cartacea con quella inviata attraverso il sistema informatico SIERC”.
La verifica sulla conformità degli elaborati progettuali alle previsioni della normativa vigente deve essere riferita, appunto, alle prescrizioni contenute nelle norme di settore il cui accertamento di rispondenza rende – evidentemente - il controllo di legittimità del tutto oggettivo ed imparziale. Nel solco del costruttivo percorso di interlocuzione e fattiva collaborazione attivato con le categorie professionali interessate, si ritiene che i risvolti sociali della problematica sollevata, appaiono meritevoli di analisi da parte della Regione che intende, pertanto, sottoporre la tematica all’attenzione del tavolo tecnico, per una disamina collegiale finalizzata all’emanazione di linee guida condivise sui contenuti formali degli elaborati progettuali da sottoporre a controllo, onde agevolare sia i progettisti sia i tecnici regionali. L’opportunità di contribuire al mantenimento del clima collaborativo che ha sinora caratterizzato i rapporti con gli ordini professionali trova nel fine ultimo della tutela della pubblica incolumità, il principale obiettivo che il dipartimento ritiene doveroso continuare a perseguire sul rilevante tema della sicurezza antisismica delle costruzioni”. m.c.

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