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Calcio calabrese di seconda categoria girone H, nel derby del Basso Jonio reggino piange il Saline (2-4), ride Condofuri

Una gara tutta impeto e passione, da sconsigliare ai coronaropatici. Una girandola di emozioni a prova di defibrillatore. I padroni di casa, hanno disputato un grosso match, uno dei migliori di questa stagione. Nonostante il punteggio a loro sfavorevole, li abbia penalizzati eccessivamente. Il team di Ciccio Errigo e Rosario Fallara ha impressionato per agonismo e tenuta atletica, fallendo grosse occasioni
IL CONDOFURI DI CARMELO IARIA SBANCA IL RETTANGOLO DEL SALINE E SALE SULLA GIOSTRA DEI SOGNI
Gli ospiti di mister Domenico Brancati e Antonio  Chilà, in netto progresso tecnico ed atletico non solo hanno segnato quattro reti, ma hanno costruito una quindicina di azioni ghiotte. Una macchina da goal, che ha inferorato gli hooligans accorsi numerosi. Specialmente, un tifo al femminile
Domenico Salvatore













MELITO PORTO SALVO- Era un derbissimo del Basso Jonio. Le squadre lo avevano preparato intensamente. Ognuna sperava d’intascare l’intera posta in palio. Il Condofuri, per proseguire sulla strascia utile ed avvicinarsi a grandi tappe verso lo scontro diretto con la capolista, in programma per domenica a Condofuri Marina. Il Saline per rinsanguare la sua anemica classifica. Sicuramente bugiarda. Il trainer Francesco Errigo, ha svolto un grande lavoro di cerniera all’interno dello spogliatoio; e collaudato gli schemi molto belli ed ariosi, che hanno consentito alla squadra di poter affrontare qualunque avversario. Purtroppo i risultati non sono arrivati. Ma non c’è dubbio che arriveranno. La squadra è in forte crescita e non soffre di complessi d’inferiorità. Con gente come il funambolico Vasta, lo scattante Stillittano, il fuoriclasse Barbaro, la salvezza, non dovrebbe essere impossibile; che sarebbe un grosso traguardo, checché se ne dica. Il mago della panchina è riuscito pure a ridurre ai minimio termini quella patina di nervosismo, che nuoceva alla squadra; che le impediva di avere quella lucidità necessaria per ragionare a centrocampo ed in difesa. Sebbene qualche “cavallo imbizzarrito”, sia stato pizzicato con le mani sulla marmellata; e di conseguenza stangato inesorabilmente. Non serve a niente prendersela con gli arbitri. L’unico risultato che possono ottenere è quello di indispettire la ‘giacchetta nera’, che non solo sventola cartellini gialli e rossi, ma poi lontano da occhi indiscreti “scrive”. E son dolori per i calciatori e soprattutto per la squadra, che si vede privata degli uomini migliori, nei momenti di bisogno. Gli arbitri, sono in buona fede; su questo, non c’è il benché minimo ragionevole dubbio.

È normale, che possano sbagliare la singola valutazione. Salvo poi a riequilibrarla. Ma bisogna lasciarlo dirigere. Non serve a niente protestare su ogni palla; su ogni azione e per tutta la partita, C’è di più. C’è gente che protesta per tutto il campionato. Domanda:ma non sarebbe più utile alla squadra, spendere tutte quelle energie vive al servizio dei compagni? Amici lettori, sappiamo bene che senza arbitri non si possa giocare al pallone. Serve un cambiamento di rotta. Quando l’arbitro applica il regolamento (nelle stragrande maggioranza dei casi), va applaudito a scena aperta. Proprio, come si fa con i pupilli ed i beniamini. Benchè non siamo riusciti a capire il comportamento del dottor Jekyll e mister Hyde. Due nomi per un arbitro sono troppi. Noi abbiamo ‘captato’…Giovinazzo di Locri.  C’era bisogno di invocare l’intervento dei Carabinieri? Alla fine del primo tempo, forse, c’è stata qualche protesta, “condita” con le solite minacce velate, tipiche di tutti i campi di gioco. L’arbitro però alla fine dell’intervallo, si è rifiutato di entrare in campo. Ed è già tanto che “comunque” almeno abbia accettato di continuare. Invasione di campo? Nemmeno l’ombra. Invasione del singolo spettatore? Neanche. Minacce ed insulti dalla tribuna o dalla rete? Neppure. Suggestione? Questo lo ignoriamo.

A nostro parere, non ha commesso grossi sbagli. Sicuramente non tali da far pendere il piatto della bilancia da una parte a danno dell’altra. Il rigore c’era, il Saline l’ha fallito. Ma questo è un altro paio di maniche. Fin qui il Saline che figurava come squadra di casa. Ora occupiamoci del Condofuri di Carmelo Iaria. Una squadra, che non soffre di sudditanze psicologiche, né di timori riverenziali. Affronta tutti gli avversari, con uguale approccio e gioca sempre per vincere. In casa e fuori. Come ai vecchi tempi, quando il Condofuri e la Condofurese (e persino “Melitese”), facevano tremare le vene dei polsi alle squadre più titolate del campionato. Difesa arcigna, centrocampo super, attacco spauracchio. Faceva impressione la facilità con cui andava in rete e creava palle-goal a go-go. La tenuta atletica è al top. Il tifo, sta crescendo a vista d’occhio. Non bisogna tacere il grande lavoro di Domenico Brancati ed Antonio Chilà. I risultati non arrivano per caso Sono sempre e comunque il risultato di un lavoro concertato. La nota positiva, è il risveglio dell’ambiente “condofurioto”, che comincia ad interessarsi di più della squadra; a chiedere notizie dei singoli calciatori, del presidente, degli allenatori, dei risultati e così via. Una squadra, che va fuori casa e segna quattro reti in una volta sola, fa girare la testa e sognare ad occhi aperti. Anche perché, offre un calcio spettacolo, champagne, con le bollicine. Tuttavia Carmelo Iaria, getta acqua sul fuoco degli entusiasmi. Calma e gesso.

Domenica, arriva la capolista Greffa di Mosorrofa; e, non bisogna lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione, per rilanciarsi in classifica generale. Il torneo è ancora lungo e tutto può accadere. Il sogno di riconquistare la prima categoria, (già ‘assaporata’ ai tempi di Francesco Iaria e dell’ingegnere Enzo Nucera) non sarebbe una chimera, se la squadra riuscisse a tenere la testa sulle spalle ed i piedi ben piantati per terra. Una gara bella, affascinante, emozionante, davvero indimenticabile, che ha rischiato di far saltare il tappo della valvola mitralica ai sofferenti di cuore e che spiega anche, gli alti voti in pagella. Questa, è la nostra opinione, per carità.
Domenico Salvatore

Saline-Condofuri 2-4
Saline: Ritorto 6, Alati 6, Marra 6, De Gregorio 6, Mallamaci 6, Verduci F. 6, Verduci P. 6, Misuraca 6, Stillittano 7, Barbaro 7, Vasta 8,5
In panchina, Savoca, Familiari, Ritorto M
Sostituzioni I. Marop, Cara, Palamara
Allenatore, Francesco Errigo 6
Presidente, Rosario Fallara 7
Condofuri: Minniti 7, Zoccali 8, Angelo Nucera 8, Mafrici Bruno 8, Larnè 8, Paviglianiti 8, Chilà 8, Modaffari 9, Fortunato Nucera 9, Favasuli 10, Carmelo Mafrici 10,
In panchina,  Santarnecchi, Crifò, Mesiano, Spanò,
Sostituzioni, Nicolò, Piacentino, Spanò
Allenatore, Domenico Brancati e Antonio Chilà 10
Presidente, Carmelo Iaria 10
Marcatori 1° p.t Carmelo Mafrici  ( C ), 10 p.t. Barbaro (S), 12 p.t. Stillittano (S), 20 p.t. Carmelo Mafrici,  45 p.t. Bruno Mafrici  (C ) 18 s.t. Nucera Fortunato (C)
Arbitro, Giovanni Giovinazzo di Locri ? 8
Note. Angoli  4-8, Espulso per somma di ammonizioni S. Ritorto; ammoniti S. Ritorto e Alati (S), Mafrici Bruno e Mafrici Carmelo  ( C). Allontanato per proteste il trainer di casa Francesco Errigo. Barbaro, ha mandato sopra la traversa un calcio di rigore al 38 s.t.

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