QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA SICUREZZA DELLE STRADE IN CITTA'
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di
Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Daniele Carella
(Pdl) sulla sicurezza delle strade in città. La risposta è stata letta in
aula dall'assessore Riccardo Malagoli.
  
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
  
"Preso atto di quanto dichiarato dalla signora Dora Colognesi
e riportato dalla stampa locale, chiedo all'Amministrazione:
- quante sono le Isole di Attraversamento Pedonale e o manufatti similari
(tipo le Pensiline del TPL) insistenti sulle strade bolognesi e dove sono
collocate, quante di queste sono segnalate da appositi dispositivi di
illuminazione passiva e/o attiva e quante non lo sono, quante di queste
sono state realizzate con masselli a spigolo vivo e quante con masselli a
spigolo smussato.
- quante sono le Penisole e/o manufatti similari realizzati a Bologna, che
rendono le carreggiate non coerenti nel reale e nel percepito dai guidatori
e/o conduttori di veicoli, quante di queste sono segnalate e come.
quanti, di che qualità e coinvolgenti chi e con quali conseguenze, sono gli
incidenti che avvengono sulle nostre strade in senso generale e come era su
questo tema la situazione, prima della corposa posa in opera dei manufatti
oggetto della domanda.
Stabilito che sui dati che chiedo so che dovrò aspettare l'elaborazione, e
quindi anche una decina di giorni, chiedo all'Amministrazione:
quale sia la sua conoscenza e/o la sua percezione sull'argomento, ovvero,
che cosa ne pensi e che cosa intenda fare e in quali tempi in materia di
sicurezza fisica delle strade della nostra città".
  
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo letta in aula
dall'assessore Riccardo Malagoli:
  
"In relazione alla domanda d'attualità in oggetto, l'Assessore alla
Mobilità Andrea Colombo precisa quanto segue.
In via di inquadramento, va detto anzitutto che le isole "salvagente" o
"mediane" sono dispositivi espressamente previsti e disciplinati dal Codice
della Strada (D.lgs. n. 285/1992), agli articoli 3, comma 1, punto 42 e 45,
nonché dal relativo Regolamento di Attuazione (D.P.R. n. 495/1992), agli
articoli 176 e 177. Le isole in questione costituiscono un'importante
misura di sicurezza stradale, a vantaggio di tutti gli utenti della strada,
per vari motivi:
1) grazie al parziale restringimento della carreggiata stradale, impongono
ai veicoli a motore una significativa riduzione della velocità, che
rappresenta com'è noto la prima causa di incidentalità, così migliorando la
sicurezza prima di tutto degli stessi conducenti di mezzi
motorizzati;
2) le isole impediscono altresì la sosta abusiva, sopra o subito prima
delle strisce pedonali, fenomeno che toglie la visibilità laterale
aumentando il rischio di investimento dei pedoni, e contribuisce a
rallentare e congestionare la circolazione sia pubblica che privata;
3) tali isole, inoltre, consentono ai pedoni di compiere l'attraversamento
in due fasi, potendo quindi verificare con calma l'eventuale sopraggiungere
di veicoli prima da una parte e poi dall'altra, e soprattutto trovandosi
protetti nel momento di massima esposizione ai flussi di traffico
motorizzato, cioè a centro strada;
4) ancora, queste isole evitano fisicamente i sorpassi a sinistra in
prossimità degli attraversamenti, fenomeno invero odioso che negli anni ha
causato vari incidenti anche con esiti mortali per i pedoni, che rischiano
di essere investiti dalle auto che, scartando a sinistra,
sorpassano il veicolo che invece correttamente si è fermato;
5) da ultimo, le isole in oggetto migliorano e facilitare l'accessibilità
al servizio di trasporto pubblico, consentendo la salita e la discesa degli
autobus "a raso", cioè senza gradini o dislivelli, a beneficio di disabili
in carrozzina, anziani, genitori con passeggini e comunque
persone con difficoltà di deambulazione.
Venendo al primo quesito, relativo alla localizzazione, va chiarito che
questo genere di manufatti viene di norma introdotto o nella forma delle
isole mediane a protezione degli attraversamenti pedonali e ciclabili, o
nella forma delle banchine centrali a tutela delle fermate di autobus e
filobus e dei relativi passeggeri. Tali isole e banchine sono state
realizzate nel corso degli anni in attuazione, a seconda dei casi, di piani
particolareggiati del traffico, di piani per nuovi insediamenti
urbanistici, nonché di progetti tesi a favorire l'accessibilità e la
regolarità del servizio di trasporto pubblico.
In base al censimento che è stato possibile ad oggi ricostruire, le strade
cittadine in cui sono state introdotte le isole in questione sono
attualmente le seguenti: Emilia Ponente, Triumvirato, Arcoveggio, Barbieri,
Beverara, Creti, Ferrarese, Liberazione, Serlio, Zanardi, Barca, Beroaldo,
Panzini, Larga, Libia, Musolesi, Mattei, Zaccherini Alvisi, A. Costa,
Dante, Murri, Felsina, Lincoln, Toscana, Marconi, Mille, Irnerio, Dozza,
Firenze, Longo, Alberto Mario, Emilia Levante e Mazzini. Sono esclusi da
tale elenco gli spartitraffici per la canalizzazione alle intersezioni
(comprese le rotonde), e quelli posti ai passaggi a livello delle linee
ferroviarie.
In relazione al secondo quesito, relativo alle modalità costruttive, si
chiarisce che, per quanto a conoscenza degli uffici competenti, le isole in
questione sono state tutte realizzate in opera con cordonatura in granito
con spigolo smussato: infatti non risultano presenti in città opere di
questo genere eseguite con cordoli a spigolo vivo.
Per quanto riguarda la visibilità, va precisato che tali strutture a norma
del Codice della strada devono essere obbligatoriamente evidenziate da un
meccanismo di cosiddetta "illuminazione passiva", ossia il catarifrangente
di colore giallo posto al di sotto del cartello di obbligo di superare
l'ostacolo a destra, prescrizione che viene sempre rispettata
nell'esecuzione dei lavori.
Tuttavia in più il Comune di Bologna, al fine di migliorare ulteriormente
la visibilità soprattutto in orario serale e notturno a tutela
dell'incolumità di tutti gli utenti della strada, di norma provvede anche
ad installare elementi, aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori per legge,
sia di "illuminazione passiva", ad esempio fasce catarifrangenti alla base
del cordolo oppure "occhi di gatto" anch'essi catarifrangenti posti sopra
l'isola, sia elementi invece cosiddetti di "illuminazione attiva", in
particolare led fotovoltaici a luce propria, di colore bianco o arancio,
che lampeggiano a ciclo continuo – come avvenuto proprio con gli ultimi
interventi realizzati.
Nel caso di incidenti che coinvolgano isole salvagente e più in generale
segnaletica e opere allestite sulla sede stradale, una volta conclusi i
rilievi di legge da parte della Polizia Municipale, la stessa PM attiva,
qualora necessario, il servizio di global service, che interviene
immediatamente per mettere in sicurezza il luogo con presidi e segnaletica
di emergenza e comunque a norma, tali da consentire la riapertura, parziale
o totale, del traffico, in condizioni di sicurezza. Tali presidi vengono
custoditi dal servizio di global service fintanto che, accertati i danni,
sono ripristinati gli elementi danneggiati, compresi quelli di
illuminazione, con elementi nuovi definitivi. Nel caso di specie, il
ripristino in forma definitiva di segnaletica e illuminazione, che avviene
in modo ordinario e automatico dopo gli incidenti per ricostituire le
originarie condizioni di sicurezza secondo gli standard di progetto, è
stato particolarmente rapido perché l'amministrazione comunale ha potuto
avvalersi direttamente dell'impresa che aveva concluso di recente i lavori
di realizzazione delle isole stesse su via della Barca.
Arrivando al terzo quesito, relativo all'incidentalità stradale, i dati
attualmente disponibili, aggiornati fino al 2011 compreso, segnalano un
trend decrescente di incidenti con lesionati sul complesso della viabilità
comunale. Nell'ambito degli incidenti con danni alle persone, il più alto
numero di morti si registra nelle categorie dei pedoni e dei guidatori di
veicoli a due ruote. Al fine di valutare gli effetti concreti e specifici
delle isole mediane sulla sicurezza stradale, l'Amministrazione comunale ha
deciso di condurre uno studio ad hoc sull'incidentalità in 7 strade dove
negli scorsi anni sono state realizzate isole salvagente (via Zanardi, via
Ferrarese, via della Barca nel tratto tra via Saragat e via Andrea Costa,
via Dante, via Barbieri, viale Felsina, via Panzini). Dagli esiti di tale
approfondimento emerge che, nelle strade citate, l'introduzione delle isole
salvagente – secondo le statistiche aggiornate fino a tutto il 2011 e
considerando i 44 mesi prima e dopo la loro realizzazione – ha consentito
di diminuire globalmente gli incidenti del -26%, del -35% i feriti e del
-50% i morti, migliorando così complessivamente la sicurezza stradale di
tutti gli utenti della strada.
Inoltre, dall'esame dei dati a disposizione del Reparto Infortunistica
della Polizia municipale risulta che nel quadriennio 2009-2012,
focalizzando l'attenzione soltanto sugli incidenti avvenuti contro le isole
mediane, non sono stati rilevati incidenti di tale specie con esiti
mortali o con prognosi riservata, salvo solo quello accaduto in via della
Barca lo scorso ottobre.
Da ultimo, si conferma la volontà e l'impegno della Giunta comunale di
continuare a lavorare quotidianamente per il miglioramento della sicurezza
sulle strade della nostra città per tutti i cittadini a partire dagli
utenti più esposti al pericolo di incidenti, realizzando tanto interventi
preventivi, sul piano dell'educazione al rispetto delle regole e della
messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, quanto interventi
repressivi, tramite l'azione di controllo e sanzionamento svolta dalla
Polizia municipale anche con l'ausilio dei mezzi telematici".
  
  
Il consigliere Carella si è dichiarato non soddisfatto.
  
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposto oggi, in sede di
Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Daniele Carella
(Pdl) sulla sicurezza delle strade in città. La risposta è stata letta in
aula dall'assessore Riccardo Malagoli.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"Preso atto di quanto dichiarato dalla signora Dora Colognesi
e riportato dalla stampa locale, chiedo all'Amministrazione:
- quante sono le Isole di Attraversamento Pedonale e o manufatti similari
(tipo le Pensiline del TPL) insistenti sulle strade bolognesi e dove sono
collocate, quante di queste sono segnalate da appositi dispositivi di
illuminazione passiva e/o attiva e quante non lo sono, quante di queste
sono state realizzate con masselli a spigolo vivo e quante con masselli a
spigolo smussato.
- quante sono le Penisole e/o manufatti similari realizzati a Bologna, che
rendono le carreggiate non coerenti nel reale e nel percepito dai guidatori
e/o conduttori di veicoli, quante di queste sono segnalate e come.
quanti, di che qualità e coinvolgenti chi e con quali conseguenze, sono gli
incidenti che avvengono sulle nostre strade in senso generale e come era su
questo tema la situazione, prima della corposa posa in opera dei manufatti
oggetto della domanda.
Stabilito che sui dati che chiedo so che dovrò aspettare l'elaborazione, e
quindi anche una decina di giorni, chiedo all'Amministrazione:
quale sia la sua conoscenza e/o la sua percezione sull'argomento, ovvero,
che cosa ne pensi e che cosa intenda fare e in quali tempi in materia di
sicurezza fisica delle strade della nostra città".
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo letta in aula
dall'assessore Riccardo Malagoli:
"In relazione alla domanda d'attualità in oggetto, l'Assessore alla
Mobilità Andrea Colombo precisa quanto segue.
In via di inquadramento, va detto anzitutto che le isole "salvagente" o
"mediane" sono dispositivi espressamente previsti e disciplinati dal Codice
della Strada (D.lgs. n. 285/1992), agli articoli 3, comma 1, punto 42 e 45,
nonché dal relativo Regolamento di Attuazione (D.P.R. n. 495/1992), agli
articoli 176 e 177. Le isole in questione costituiscono un'importante
misura di sicurezza stradale, a vantaggio di tutti gli utenti della strada,
per vari motivi:
1) grazie al parziale restringimento della carreggiata stradale, impongono
ai veicoli a motore una significativa riduzione della velocità, che
rappresenta com'è noto la prima causa di incidentalità, così migliorando la
sicurezza prima di tutto degli stessi conducenti di mezzi
motorizzati;
2) le isole impediscono altresì la sosta abusiva, sopra o subito prima
delle strisce pedonali, fenomeno che toglie la visibilità laterale
aumentando il rischio di investimento dei pedoni, e contribuisce a
rallentare e congestionare la circolazione sia pubblica che privata;
3) tali isole, inoltre, consentono ai pedoni di compiere l'attraversamento
in due fasi, potendo quindi verificare con calma l'eventuale sopraggiungere
di veicoli prima da una parte e poi dall'altra, e soprattutto trovandosi
protetti nel momento di massima esposizione ai flussi di traffico
motorizzato, cioè a centro strada;
4) ancora, queste isole evitano fisicamente i sorpassi a sinistra in
prossimità degli attraversamenti, fenomeno invero odioso che negli anni ha
causato vari incidenti anche con esiti mortali per i pedoni, che rischiano
di essere investiti dalle auto che, scartando a sinistra,
sorpassano il veicolo che invece correttamente si è fermato;
5) da ultimo, le isole in oggetto migliorano e facilitare l'accessibilità
al servizio di trasporto pubblico, consentendo la salita e la discesa degli
autobus "a raso", cioè senza gradini o dislivelli, a beneficio di disabili
in carrozzina, anziani, genitori con passeggini e comunque
persone con difficoltà di deambulazione.
Venendo al primo quesito, relativo alla localizzazione, va chiarito che
questo genere di manufatti viene di norma introdotto o nella forma delle
isole mediane a protezione degli attraversamenti pedonali e ciclabili, o
nella forma delle banchine centrali a tutela delle fermate di autobus e
filobus e dei relativi passeggeri. Tali isole e banchine sono state
realizzate nel corso degli anni in attuazione, a seconda dei casi, di piani
particolareggiati del traffico, di piani per nuovi insediamenti
urbanistici, nonché di progetti tesi a favorire l'accessibilità e la
regolarità del servizio di trasporto pubblico.
In base al censimento che è stato possibile ad oggi ricostruire, le strade
cittadine in cui sono state introdotte le isole in questione sono
attualmente le seguenti: Emilia Ponente, Triumvirato, Arcoveggio, Barbieri,
Beverara, Creti, Ferrarese, Liberazione, Serlio, Zanardi, Barca, Beroaldo,
Panzini, Larga, Libia, Musolesi, Mattei, Zaccherini Alvisi, A. Costa,
Dante, Murri, Felsina, Lincoln, Toscana, Marconi, Mille, Irnerio, Dozza,
Firenze, Longo, Alberto Mario, Emilia Levante e Mazzini. Sono esclusi da
tale elenco gli spartitraffici per la canalizzazione alle intersezioni
(comprese le rotonde), e quelli posti ai passaggi a livello delle linee
ferroviarie.
In relazione al secondo quesito, relativo alle modalità costruttive, si
chiarisce che, per quanto a conoscenza degli uffici competenti, le isole in
questione sono state tutte realizzate in opera con cordonatura in granito
con spigolo smussato: infatti non risultano presenti in città opere di
questo genere eseguite con cordoli a spigolo vivo.
Per quanto riguarda la visibilità, va precisato che tali strutture a norma
del Codice della strada devono essere obbligatoriamente evidenziate da un
meccanismo di cosiddetta "illuminazione passiva", ossia il catarifrangente
di colore giallo posto al di sotto del cartello di obbligo di superare
l'ostacolo a destra, prescrizione che viene sempre rispettata
nell'esecuzione dei lavori.
Tuttavia in più il Comune di Bologna, al fine di migliorare ulteriormente
la visibilità soprattutto in orario serale e notturno a tutela
dell'incolumità di tutti gli utenti della strada, di norma provvede anche
ad installare elementi, aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori per legge,
sia di "illuminazione passiva", ad esempio fasce catarifrangenti alla base
del cordolo oppure "occhi di gatto" anch'essi catarifrangenti posti sopra
l'isola, sia elementi invece cosiddetti di "illuminazione attiva", in
particolare led fotovoltaici a luce propria, di colore bianco o arancio,
che lampeggiano a ciclo continuo – come avvenuto proprio con gli ultimi
interventi realizzati.
Nel caso di incidenti che coinvolgano isole salvagente e più in generale
segnaletica e opere allestite sulla sede stradale, una volta conclusi i
rilievi di legge da parte della Polizia Municipale, la stessa PM attiva,
qualora necessario, il servizio di global service, che interviene
immediatamente per mettere in sicurezza il luogo con presidi e segnaletica
di emergenza e comunque a norma, tali da consentire la riapertura, parziale
o totale, del traffico, in condizioni di sicurezza. Tali presidi vengono
custoditi dal servizio di global service fintanto che, accertati i danni,
sono ripristinati gli elementi danneggiati, compresi quelli di
illuminazione, con elementi nuovi definitivi. Nel caso di specie, il
ripristino in forma definitiva di segnaletica e illuminazione, che avviene
in modo ordinario e automatico dopo gli incidenti per ricostituire le
originarie condizioni di sicurezza secondo gli standard di progetto, è
stato particolarmente rapido perché l'amministrazione comunale ha potuto
avvalersi direttamente dell'impresa che aveva concluso di recente i lavori
di realizzazione delle isole stesse su via della Barca.
Arrivando al terzo quesito, relativo all'incidentalità stradale, i dati
attualmente disponibili, aggiornati fino al 2011 compreso, segnalano un
trend decrescente di incidenti con lesionati sul complesso della viabilità
comunale. Nell'ambito degli incidenti con danni alle persone, il più alto
numero di morti si registra nelle categorie dei pedoni e dei guidatori di
veicoli a due ruote. Al fine di valutare gli effetti concreti e specifici
delle isole mediane sulla sicurezza stradale, l'Amministrazione comunale ha
deciso di condurre uno studio ad hoc sull'incidentalità in 7 strade dove
negli scorsi anni sono state realizzate isole salvagente (via Zanardi, via
Ferrarese, via della Barca nel tratto tra via Saragat e via Andrea Costa,
via Dante, via Barbieri, viale Felsina, via Panzini). Dagli esiti di tale
approfondimento emerge che, nelle strade citate, l'introduzione delle isole
salvagente – secondo le statistiche aggiornate fino a tutto il 2011 e
considerando i 44 mesi prima e dopo la loro realizzazione – ha consentito
di diminuire globalmente gli incidenti del -26%, del -35% i feriti e del
-50% i morti, migliorando così complessivamente la sicurezza stradale di
tutti gli utenti della strada.
Inoltre, dall'esame dei dati a disposizione del Reparto Infortunistica
della Polizia municipale risulta che nel quadriennio 2009-2012,
focalizzando l'attenzione soltanto sugli incidenti avvenuti contro le isole
mediane, non sono stati rilevati incidenti di tale specie con esiti
mortali o con prognosi riservata, salvo solo quello accaduto in via della
Barca lo scorso ottobre.
Da ultimo, si conferma la volontà e l'impegno della Giunta comunale di
continuare a lavorare quotidianamente per il miglioramento della sicurezza
sulle strade della nostra città per tutti i cittadini a partire dagli
utenti più esposti al pericolo di incidenti, realizzando tanto interventi
preventivi, sul piano dell'educazione al rispetto delle regole e della
messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, quanto interventi
repressivi, tramite l'azione di controllo e sanzionamento svolta dalla
Polizia municipale anche con l'ausilio dei mezzi telematici".
Il consigliere Carella si è dichiarato non soddisfatto.
--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862
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