FIUMARA: ARRESTATO DAI CARABINIERI UN
60 ENNE PER “STALKING”
La donna ha subito minacce,
violenza, molestie, continui sms e chiamate anonime. Costretta altresì a
modificare le sue abitudini di vita trasferendosi in altra Regione italiana.
Fiumara (Reggio Calabria) 19 dicembre 2012 - Un nuovo caso di
stalking, vale a dire di atti persecutori e molestie prolungate nel tempo. Un
60 enne originario di Fiumara G.A., è stato arrestato dai carabinieri del
Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Villa San Giovanni con
l'accusa di stalking in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa
dal Tribunale di Reggio Calabria. Il provvedimento
scaturisce da un’attività d’indagine dei Carabinieri, coordinata dal Dott.
Antonio Cristillo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nella
quale sono stati raccolti gravi elementi di colpevolezza a carico del soggetto in
ordine a reiterate condotte di molestia, violenza e minaccia nei confronti di una
trentenne residente a Fiumara di Muro; la donna a seguito del comportamento
dell’anziano è stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita
trasferendosi in altra regione italiana. I pedinamenti, le minacce, le chiamate al cellulare e le molestie sono
iniziati circa due anni fa; di fronte al secco rifiuto della giovane ad avere
contatti, l’uomo ha continuato la sua opera di disturbo e fino a quando la
ragazza non ha deciso di trasferirsi altrove per riacquistare la serenità
persa. Il sessantenne ha rivolto nel tempo minacce molto gravi all’indirizzo
della ragazza e di chiunque la circondava. L’arrestato, al termine delle
formalità di rito è stato associato presso la casa circondariale di Reggio
Calabria a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il reato di stalking
è entrato a far parte del nostro ordinamento giuridico a febbraio 2009 con il decreto legge 23 febbraio
2009, n. 11 (convertito in Legge 23 aprile 2009, n. 38),
che ha introdotto all’art. 612 bis del codice penale il reato di “Atti
persecutori”, espressione con cui si è tradotto il termine di origine
anglosassone “to stalk”, (letteralmente “fare la posta”), con il quale si vuol
far riferimento a quelle condotte persecutorie e di interferenza nella vita
privata di una persona.
Il reato si configura anche quando il reo ingenera stati di ansia e paura, che possono
arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità della
vittima.
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