Reggio Cal., lì 23.11.2012 - Servizi a rischio chiusura: mercoledì i
Commissari incontrano il Coordinamento del Terzo Settore
Ieri sera, giovedì 22 novembre si è tenuta l'Assemblea del
Coordinamento del Terzo Settore ambito comunale di Reggio Calabria.
Una riunione dai toni drammatici che ha visto la partecipazione, oltre
che dei rappresentanti delle associazioni e delle cooperative che
gestiscono servizi per conto del comune di Reggio, anche di una
rappresentanza degli operatori e dei familiari degli utenti.
Stamattina abbiamo appreso che i Commissari, nonostante le gravissime
difficoltà che stanno affrontando, hanno inteso comunque raccogliere
il grido di disperazione del Terzo Settore reggino, convocando una
riunione urgente per mercoledì prossimo.
Purtroppo è ormai nota la sofferenza degli organismi del Terzo Settore
che oltre a vantare crediti pregressi relativi gli anni 2010 e 2011
per oltre 5 milioni di euro, hanno di fatto visto sospendere i
pagamenti dei servizi correnti che al momento sono fermi ad
aprile-maggio del 2012. Ad oggi pertanto il credito generale, tra
pregresso e corrente, supera i 7 milioni di euro.
Una cifra enorme che, è bene ribadirlo, avrebbe portato qualsiasi
impresa in settori diversi, all'immediata chiusura. Il Terzo Settore
invece, nel rispetto dei diritti dei cittadini più deboli e fragili
della città, ha continuato senza interruzioni a svolgere i propri
compiti di assistenza e promozione del benessere, grazie alla forte
motivazione etica e valoriale di operatori che attendono i propri
emolumenti in alcuni casi da oltre 8 mesi.
Una disperazione che purtroppo è rimasta per troppo tempo sotterranea,
smorzata dal senso del dovere che muove un esercito di oltre 600
addetti e che serve oltre 3.000 persone, tra bambini, anziani,
disabili e poveri di ogni genere.
Oggi però non è più possibile mantenere in vita servizi che richiedono
un impegno professionale ed umano particolarmente elevato facendo leva
sulla responsabilità e sullo spirito di volontariato comunque proprio
del mondo del Terzo Settore.
Del resto, alle difficoltà quotidiane legate al mancato pagamento dei
servizi, si aggiunge oggi il timore per un futuro che sembra già
tracciato. Un futuro che non lascia grandi margini alla speranza.
A breve molte delle convenzioni per i servizi del comune scadranno. Ci
saranno le risorse per ripartire? E con quali tempi? Con quali
modalità? La paura, non certo infondata, e che in un momento di
particolare difficoltà per il Comune, si arrivi alla sospensione ed in
alcuni casi alla chiusura di servizi essenziali di assistenza.
Nei giorni scorsi la città ha già sperimentato la sospensione del
servizio di trasporto per disabili, un servizio che serve circa 200
persone e che garantisce alle stesse di accedere ai servizi minimi
sanitari e sociali offerti dal territorio. Una sospensione che ha
decretato una condanna agli arresti domiciliari per molti disabili che
non hanno una famiglia in grado di rispondere autonomamente alle loro
esigenze di accompagnamento.
Eppure, tranne qualche cenno di solidarietà, la città non si è nemmeno
accorta di questa sospensione.
Ieri il trasporto è ripartito, grazie alla struttura Commissariale che
si è attivata per rinvenire un minimo di risorse per la benzina e
grazie agli operatori che, nonostante non siano pagati da oltre 6
mesi, hanno comunque ripreso il lavoro per rispetto delle persone che
quotidianamente fruiscono del servizio e che non possono e non debbono
pagare il conto della crisi di questi giorni.
Cosa succederà quando la prossima settimana, se non giungeranno
notizie positive dai Commissari, verranno chiusi tutti i servizi? La
città si accorgerà, come giustamente accaduto per i cumuli di
spazzatura agli angoli della strada, di un esercito di poveri rimasto
senza alcuna colpa orfano di qualsivoglia risposta al proprio bisogno?
E' questa la domanda che si sono posti ieri i partecipanti
all'Assemblea del Coordinamento, ed è una domanda che al momento è
rimasta senza risposta, in attesa di un cenno di speranza che speriamo
di ricevere mercoledì dalla struttura commissariale.
Al di là della facciata che mostra, la civiltà di una società si
misura dalla capacità che ha di occuparsi dei propri cittadini più
deboli. A Reggio, fuori da ogni esercizio dialettico o diatriba
politica, è a rischio la sopravvivenza dei diritti minimi di
cittadinanza.
Il Portavoce del Coordinamento
Avv. Luciano Squillaci
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