Saline incidente mortale 106
Due macchine, una Alfa Romeo 147, sfondata lato guida ed una nuova
FIAT-Cinquecento ribaltata, per cause in corso d’accertamento, si sono
scontrate all’altezza della curva, unica e sola fra il bivio di Saline e
Capo d’Armi che immette sul rettilineo di Riace Capo (Motta San
Giovanni), in direzione Reggio Calabria
SALINE JONICHE
(RC), UN MORTO (IL GEOMETRA NATALE BENEDETTO 43 ANNI, CONIUGATO, DI
STINÓ DI MONTEBELLO JONICO) ED UN FERITO (RICOVERATO ALL’OSPEDALE DI
MELITO PORTO SALVO
Sul posto del sinistro, anche i Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, Distaccamento di Melito Porto Salvo e gli operai dell’Anas
Domenico Salvatore
Saline Joniche - Montebello Jonico (Reggio Calabria) - Un morto ed un ferito, sono il bilancio di un tragico incidente stradale. Il posto del sinistro, è l’unica “curva della morte” che esiste fra il bivio di Saline ovest e Riace Capo, detta anche “del marmista”; dove, purtroppo sono morti altri automobilisti. Intorno alle ore diciotto, due macchina, un’Alfa Romeo ed una FIAT Cinquecento, per cause in corso d’accertamento, entravano in rotta di collisione. La Cinquecento si ribaltava ed il guidatore, veniva soccorso e trasportato al P.S. dell’ospedale civile “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo. Si tentava di soccorrere anche l’altro passeggero delll’Alfa Romeo, ma purtroppo, non c’era più nulla da fare.
Nonostante
l’apertura dell’air-bag. L’urto è stato così violento che la fiancata
sinistra lato era ridotta ad un ammasso di lamiere contorte. Frammenti
di carrozzeria, fari, faretti, luci di posizione, plastica e lamiera, si
potevano cogliere nello spazio di duecento metri quadri ed anche fuori
carreggiata. Un signore commentava:”Abbiamo sentito un botto
terrificante, quasi una bomba. La macchina roteava paurosamente sul
selciato, ma non andava in onda una scena di doppiaggio degli stuntman
di Hollywood o peggio gli effetti speciali di un film di Steven
Spielberg. C’era traffico a quell’ora ed è un vero miracolo che non
siano stati coinvolti altri automobilisti e macchine”. S’intrecciano i
commenti…andava verso Reggio…No veniva, da Reggio…È stato un sorpasso.
Oppure…è colpa dell’alta velocità eccetera. Parole al vento. L’ultima
parola, quella giusta e definitiva, sarà quella dei Carabinieri della
locale stazione, diretta dal luogotenente Davide Micale, che si muove
sotto le direttive del capitano Gennaro Cascone, comandante della
compagnia di Melito Porto Salvo, che redigeranno regolare verbale.
Avvertiti dal tam-tam dei telefonini, sono sopraggiunti un sacco ed una sporta di curiosi, parenti, amici e conoscenti della vittima; più gli altri passeggeri delle centinaia di automobili bloccate sulla strada. Di fianco alla 500 Fiat, c’era uno spazio stretto, ma sufficiente per far passare una macchina. I Carabinieri, hanno potuto così far defluire il traffico. Sia pure lentamente. In attesa del p.m. di turno Giovanni Gullo, che si muove sotto le direttive del procuratore capo della Repubblica f.f.di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza. Poco dopo nominato dal giudice è arrivato anche il carro funebre per la rimozione del cadavere. Dalle frammentarie notizie in nostro possesso pare che il ferito sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza, non corra pericoli di vita s.c.Nessuno si è ‘sbottonato’ circa le cause probabili del sinistro. Così il cronista, non può riferire più di tanto. E meno male che almeno stavolta abbiamo potuto fare il nostro lavoro d’informatore. Tuttavia non si rinuncia mai, nemmeno stavolta, a chiedere al giornalista di esibire i documenti d’identità. Giusto. Nessun problema. Stavamo rientrando da Reggio Calabria, quando giunti all’altezza di Capo d’Armi, abbiamo visto in lontananza il lampeggiare violaceo dei mezzi addetti (Carabinieri della Compagnia di Melito, Nucleo radiomobile e di Saline, Anas e Vigili del Fuoco). Non era difficile, capire che si trattasse di un incidente. Ci siamo capitati anche noi, lì in mezzo, un paio di anni fa. Ma siamo rimasti allibiti ed increduli, quando le prime voci “parlavano” di almeno un morto. E già volava il nome di Natale Benedetto, 43 anni, coniugato geometra di Stinò; sopra Saline. Persona conosciuta. stimata e benvoluta. Il nome del ferito invece, è rimasto top secret; e nemmeno col grimaldello, siamo riusciti ad averlo. Domenico Salvatore
Sul posto del sinistro, anche i Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, Distaccamento di Melito Porto Salvo e gli operai dell’Anas
Domenico Salvatore
Saline Joniche - Montebello Jonico (Reggio Calabria) - Un morto ed un ferito, sono il bilancio di un tragico incidente stradale. Il posto del sinistro, è l’unica “curva della morte” che esiste fra il bivio di Saline ovest e Riace Capo, detta anche “del marmista”; dove, purtroppo sono morti altri automobilisti. Intorno alle ore diciotto, due macchina, un’Alfa Romeo ed una FIAT Cinquecento, per cause in corso d’accertamento, entravano in rotta di collisione. La Cinquecento si ribaltava ed il guidatore, veniva soccorso e trasportato al P.S. dell’ospedale civile “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo. Si tentava di soccorrere anche l’altro passeggero delll’Alfa Romeo, ma purtroppo, non c’era più nulla da fare.
Avvertiti dal tam-tam dei telefonini, sono sopraggiunti un sacco ed una sporta di curiosi, parenti, amici e conoscenti della vittima; più gli altri passeggeri delle centinaia di automobili bloccate sulla strada. Di fianco alla 500 Fiat, c’era uno spazio stretto, ma sufficiente per far passare una macchina. I Carabinieri, hanno potuto così far defluire il traffico. Sia pure lentamente. In attesa del p.m. di turno Giovanni Gullo, che si muove sotto le direttive del procuratore capo della Repubblica f.f.di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza. Poco dopo nominato dal giudice è arrivato anche il carro funebre per la rimozione del cadavere. Dalle frammentarie notizie in nostro possesso pare che il ferito sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza, non corra pericoli di vita s.c.Nessuno si è ‘sbottonato’ circa le cause probabili del sinistro. Così il cronista, non può riferire più di tanto. E meno male che almeno stavolta abbiamo potuto fare il nostro lavoro d’informatore. Tuttavia non si rinuncia mai, nemmeno stavolta, a chiedere al giornalista di esibire i documenti d’identità. Giusto. Nessun problema. Stavamo rientrando da Reggio Calabria, quando giunti all’altezza di Capo d’Armi, abbiamo visto in lontananza il lampeggiare violaceo dei mezzi addetti (Carabinieri della Compagnia di Melito, Nucleo radiomobile e di Saline, Anas e Vigili del Fuoco). Non era difficile, capire che si trattasse di un incidente. Ci siamo capitati anche noi, lì in mezzo, un paio di anni fa. Ma siamo rimasti allibiti ed increduli, quando le prime voci “parlavano” di almeno un morto. E già volava il nome di Natale Benedetto, 43 anni, coniugato geometra di Stinò; sopra Saline. Persona conosciuta. stimata e benvoluta. Il nome del ferito invece, è rimasto top secret; e nemmeno col grimaldello, siamo riusciti ad averlo. Domenico Salvatore
3 Commenti
Finchè i carabinieri e la polizia si accontenteranno di arrivare DOPO gli incidenti invece di fare CONTROLLI SERI, ce ne saranno ancora di morti. Grazie alle nostre autorità di badare tanto alla nostra sicurezza !!!
RispondiEliminaÈ figuriamoci se non mettevate la lamentela pietistica su voi giornalisti che siete sempre bistrattati... Speriamo un giorno di poter fare davvero bene questo lavoro!
RispondiEliminaQuando c'era la patente a punti, i primi tempi, la gente che guidava stava attenta. Poi hanno visto che i controlli erano inesistenti e hanno ricominciato a camminare come pazzi.
RispondiEliminaSe le forze dell'ordine facessero meglio il loro lavoro, salverebbero vite perchè anche loro hanno un paio di morti sulla coscienza.
I comuni hanno bisogno di soldi, cominciate a fare multe giuste a chi se le merita e vedrete se non ci saranno risultati.
O dobbiamo suggerire alle famiglie delle vittime di porre denunce contro chi non svolge i suoi doveri ?
Quando cambierà questa situazione ?
Non per forza bisogna essere giornalista per pensarla così.