Si accresce il paniere provinciale delle produzioni a Denominazione
Comunale di Origine con la rinomata Patata di S. Eufemia d'Aspromonte.
Viene infatti avviato dall'amministrazione comunale guidata dal
sindaco Domenico Creazzo il progetto di sviluppo integrato e marketing
territoriale a partire dalla De.c.o. (Denominazione Comunale di
Origine) che vedrà protagonista la rinomata e tradizionale patata
aspromontana che nel territorio di S. Eufemia d'Aspromonte trova le
migliori condizioni agroclimatiche per l'esaltazione delle sue
peculiarità e caratteristiche organolettiche. "Da sempre nelle nostre
intenzioni programmatiche – afferma il sindaco Creazzo – vi è stata la
volontà di valorizzare l'agricoltura in un territorio vocato come
quello eufemiese e dei piani aspromontani in genere. Non potevamo non
iniziare con il prodotto principe del comparto agricolo locale che è
la patata, la quale ancora oggi determina un reddito agricolo che
necessita però di essere incrementato tramite un nuovo corso che si
baserà sull'attribuzione del marchio De.c.o. e su un piano di
marketing territoriale mirato che andrà oltre la consueta e
prestigiosa sagra estiva. Anche per questo motivo – continua Creazzo -
accogliamo con favore un altro progetto complementare al nostro e di
ampio respiro, che è quello del Parco Nazionale dell'Aspromonte
denominato "L'identità del Parco nei prodotti identitari" al quale
abbiamo aderito fattivamente sin da subito". E vi è stata grande
partecipazione di pubblico e di agricoltori provenienti anche dai
comuni limitrofi, al convegno per la valorizzazione della Patata di
S. Eufemia d'Aspromonte a marchio De.c.o. tenuto il 10 novembre
scorso. I lavori moderati da Enzo Fedele hanno visto gli interventi
introduttivi del sindaco Domenico Creazzo, del presidente del
consiglio comunale Cosimo Violi, dello scrittore locale Francesco
Perrotta. Le relazioni tecniche d Francesco Morabito su "Paesaggio ed
identità territoriale" e del coordinatore del progetto Rosario
Previtera "La De.c.o. per lo sviluppo rurale ed integrato" hanno
tracciato un quadro completo rispetto alla necessità di differenziare
i prodotti definiti "commodities" ovvero prodotti generalisti e
indifferenziati come la patata, tramite marchi di riconoscimento
legati al territorio, al suo paesaggio ed alle proprie risorse
territoriali. In particolare è stato tracciato l'iter per
l'attribuzione del marchio Denominazione Comunale di Origine e sono
stati descritti esempi concreti e di valorizzazione integrata a
partire dalla De.c.o. sia in Italia che in Calabria che hanno
determinato uno sviluppo locale reale e creato economia positiva per
la popolazione oltre che grande visibilità per le amministrazioni
virtuose. "E' importante che vi sia cooperazione tra i produttori" ha
sottolineato l'agronomo Rosario Previtera "per far si che un prodotto
come la Patata di Sant'Eufemia, elemento tradizionale e ancora
presente nel nostro immaginario collettivo quale prodotto
caratteristico del territorio, possa riacquistare la propria dignità,
ottenere un valore maggiore e conferire la giusta remunerazione ai
numerosi agricoltori impegnati nel comparto". Tra gli interventi,
quelli del presidente della pro-loco Rocco Luppino il quale ha
definito "un momento storico quello che si sta celebrando in questo
momento per la cittadinanza e l'economia locale", del sindaco di
Terranova Sappo Minulio Salvatore Foti quale testimonial del successo
delle De.c.o. il quale ha ricordato che "proprio il 10 novembre del
2007 si svolse la prima assemblea popolare da cui scaturì la creazione
della cooperativa Terranova ed il grande successo delle Prugne di
Terranova Deco e della relativa filiera", dei rappresentanti delle
associazioni di categoria agricole provinciali: Angelo Politi di
Confagricoltura ha sottolineato come risulti fondamentale il legame
tra istituzioni e territorio esaltando così l'importanza della De.c.o.
per lo sviluppo della filiera quale iniziativa da continuare a
sostenere fortemente vista la presenza fattiva e costante della
Provincia e dell'assessorato provinciale all'agricoltura ij questa ed
altre importanti iniziative promozionali per il settore primario e
l'agroalimentare. Giuseppe Serra della Confederazione italiana
Agricoltori ha evidenziato come la patata di Sant' Eufemia sia
conosciuta anche nei mercati siciliani e viene apprezzata in tutto il
meridione, ma come avviene spesso occorre differenziarla proprio
grazie ai marchi, per cui il percorso della De.c.o. potrà evitare
anche le probabili contraffazioni in seguito alle differenti richieste
del mercato e nel tempo potrà condurre anche al marchio IGP per la
Patata aspromontana che riguarda tutto il comprensorio. A concludere i
lavori è stato Luigi Rubino, dirigente del Settore agricoltura della
Provincia, il quale ha manifestato il pieno appoggio concreto e
immediato al comune di Sant'Eufemia d'Aspromonte ed alla filiera
pataticola da parte dell'assessorato e dell'amministrazione
provinciale. Rubino ha inoltre evidenziato come sia importante non
sminuire il valore della De.c.o. con il proliferare di iniziative
prive di fondamento: "Numerose sono state le iniziative
convegnistiche analoghe sul territorio provinciale ed in Calabria che
però lasciano il tempo che trovano in quanto non supportate da tecnici
e soprattutto non basate su progetti concreti di sviluppo. Sta adesso
ai produttori dimostrare di fare rete e stare insieme per raggiungere
gli obiettivi previsti dal percorso della De.c.o. per la Patata di
Sant' Eufemia". Nei prossimi giorni proseguirà il monitoraggio in
campo e le assemblee con i produttori per la definizione del
Disciplinare di produzione il quale verrà approvato in consiglio
comunale unitamente al Regolamento di istituzione della De.c.o., al
Regolamento di gestione del marchio ed all'Albo comunale dei
produttori e degli altri componenti la filiera della patata di S.
Eufemia De.c.o. La Patata di s. Eufemia De.c.o. si andrà ad aggiungere
gli altri prodotti Deco della provincia di Reggio Calabria insieme
alle ormai famose Prugne di Terranova, all'Arancia ovale di San
Giuseppe, all'Annona di Reggio e, nei prossimi giorni, allo "stocco",
al "torrone" e alla "biondina" di Cittanova.
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