Il gip di Venezia ha ammesso la richiesta di patteggiamento presentata dai legali di S.P., l'automobilista di Caorle che il 28 febbraio 2011 investì e uccise lungo la provinciale 54 di Caorle Livio Montino, 86 anni, agricoltore in pensione nato e cresciuto nella cittadina marinara.
I familiari dell'anziano si erano rivolti alla Giesse – Gestione Sinistri di Portogruaro, società specializzata in risarcimento danni e responsabilità civile che già nei mesi scorsi, prima della conclusione del procedimento penale, ha definito tutte le pratiche relative al risarcimento.
Le distrazioni alla guida causano circa 25.000 incidenti all'anno in Italia (secondo i recenti dati ACI ISTAT), il 20% del totale dei sinistri nel nostro Paese. Ogni piccola fonte di distrazione può causare incidenti stradali gravi e anche mortali, come nell'incidente avvenuto a Caorle (Venezia).
Distratto allo specchietto uccide un pedone: patteggia 1 anno di reclusione
-Le distrazioni alla guida rimangono tra le prime cause degli incidenti in Italia-
Diverse sono le tipologie di comportamento distratto alla guida: distrazione visiva (quando si distoglie lo sguardo dalla strada), distrazione cognitiva (se si pensa ad altro mentre si guida), e distrazione manuale (quando si tolgono le mani dal volante). Moltissimi sono gli automobilisti italiani che ammettono di telefonare o inviare sms dal cellulare mentre sono in auto, il che equivale all'impegnare una mano se non due, a non guardare la strada per piccoli ma ripetuti intervalli di tempo e, chiaramente, ad impegnare la mente in altro.
Come limitare le distrazioni alla guida? Il consiglio degli esperti è quello di escludere l'uso di tutti i dispositivi elettronici, navigatori satellitari compresi, controllando l'itinerario da percorrere prima di mettersi alla guida. Lo stesso suggerimento vale per la scelta del canale radio da ascoltare, da effettuare all'inizio del tragitto. Sono anche da evitare azioni come mangiare o bere.
Ogni piccola fonte di distrazione può causare incidenti stradali gravi e anche mortali, come nell'incidente avvenuto a Caorle (Venezia) nel 2011 il cui processo si è concluso nei giorni scorsi. Il gip di Venezia ha ammesso la richiesta di patteggiamento presentata dai legali di S.P., l'automobilista di Caorle che il 28 febbraio 2011 investì e uccise lungo la provinciale 54 di Caorle Livio Montino, 86 anni, agricoltore in pensione nato e cresciuto nella cittadina marinara. Subito dopo l'incidente i familiari dell'anziano si sono rivolti alla Giesse – Gestione Sinistri di Portogruaro, società specializzata in risarcimento danni e responsabilità civile che già nei mesi scorsi, prima della conclusione del procedimento penale, ha definito tutte le pratiche relative al risarcimento.
«Nonostante l'evidente distrazione dell'automobilista - spiegano Bruno Marusso e Ketty Tesolin, responsabili di Giesse Portogruaro - la compagnia assicuratrice ha tentato di addurre un concorso di colpa sostenendo che, nel momento in cui venne investito, il povero Montino stesse attraversando la strada al di fuori dalle strisce pedonali. Ciò nonostante, siamo riusciti a gestire in tempi brevi l'aspetto risarcitorio, dimostrando che il pedone venne travolto a bordo strada a causa di una banale - quanto tragica - distrazione».
Gestione Sinistri si occupa da 15 anni di risarcimento danni e tutela le persone che hanno subito lesioni lievi, gravi o gravissime e coloro che hanno perso un congiunto: sono oltre 30mila i danni gestiti finora, tra i quali anche noti casi di cronaca italiana e internazionale come il salto di carreggiata del tir sulla A4 a Cessalto avvenuto l'8 agosto 2008, il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 e la sciagura del volo «Air France» 447 decollato la sera del 31 maggio 2009 da Rio de Janeiro con destinazione Parigi e precipitato poche ore dopo nell'oceano Atlantico, uccidendo 228 persone, 10 delle quali italiane.
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Luigi Palamara
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