Editors Choice

3/recent/post-list

Cosenza, catturato dai Carabinieri, il mammasantissima Ettore Lanzino, condannato all'ergastolo

Il latitante Ettore Lanzino, ritenuto il capo dell'omonima cosca di 'ndrangheta e ricercato dal 2008, e' stato arrestato oggi pomeriggio nella zona di Rende nel corso di una vasta operazione condotta dai carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza e del Ros, con la collaborazione dei ''Cacciatori''.Lanzino e' stato bloccato in un appartamento con il suo luogotenente. Era inserito nell'elenco dei cento latitanti piu'pericolosi. 

RENDE (CS) CATTURATO DAI CARABINIERI DEL ROP, ROS E GOC, DIRETTI DAL COLONNELLO FRANCESCO FERACE, IL CAPO DEI CAPI ETTORE LANZINO, 57 ANNI,LATTITANTE DA QUATTRO ANNI,. UNO DEI CENTO PIÙ PERICOLOSI D'ITALIA

Era latitante dal settembre 2008, e cioè da quando il gip di Catanzaro, Tiziana Macrì, ordinò il suo arresto per gli omicidi del cosentino Vittorio Marchio e del "mammasantissima" di San Lucido, Marcello Calvano. Si era rifugiato in un appartamento aRoges di Rende alle porte di Cosenza,

Domenico Salvatore

RENDE (CS) Come hanno più volte ribadito, i procuratori capo della DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone (oggi trasferito a Roma) ed il suo collega di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo, i capobastone, non possono mai abbandonare il territorio. Tranne i narcotrafficanti. Rischierebbero di perdere il posto e la faccia. Per questa ragione, diventano più guardinghi, attenti e prudenti, ma anche più spietati e sanguinari. Il padrino, stendono intorno a sé, una rete fitta di connivenze, connubi e complicità, che lo proteggono, lo aiutano, lo sostengono e lo reggono, in tutti i modi possibili ed immaginabili. Facendoleva pure sull'omertà, che cuce le bocche a doppia mandata per paura di rappresaglie, vendette e ritorsioni. In queste circostanze da sotto, chi abbia voglia di far carriera e guadagnarsi la dote, deve dimostrare di meritarla. C'è tutto l'interesse di proteggere la latitanza del mammasantissima. In caso di necessità estrema ci si tura il naso e si richiede il sostegno perfino di nemici giurati, comunque legati da vincoli sodali, e dal ferreo codice della 'ndrangheta. Ma anche le forze di polizia, hanno imparato a fare squadra, rete e sinergìa. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ma anche CFS e Polizia Penitenziaria, se non DIA e Polizia Provinciale, tutti coordinati dalla magistratura. Lo Stato così vince, spesso e volentieri. E vince la Giustizia, la Legalità, la Bandiera, la Divisa, il Corpo, l'Onore e così via. Nonostante le ristrettezze economiche, in tempi di vacche magre, spighe vuote ed austerity ed i disvalori. Così è finita in manette la latitanza del ricercato numero uno della 'ndrangheta cosentina. Il boss, si era rifugiato in una mansarda a Commenda di Rende, Lanzino era invischiato nell'inchiesta che ha portato all'arresto di due  politici di cui uno consigliere provinciale (Pietro Ruffolo e UmbertoBernaudo). Il fuorilegge, inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi, è considerato il boss della malavita cosentina;era irreperibile dal settembre 2008, quando il gip distrettuale, TizianaMacrì, ordinò il suo arresto per gli omicidi di Vittorio Marchio e del presunto boss di San Lucido Marcello Calvano, uccisi nel '99.Omicidi eseguiti nell'ambito dello scontro tra le cosche diCosenza e quelle della zona del tirreno per il controllo degli appalti pubblici Lo scorso 19 aprile la Corte d'Assise di Cosenza ha condannato all'ergastolo Lanzino e Domenico Cicero l'altro capo della criminalità organizzata bruziaI giudici hanno anche condannato, a 14 anni di reclusione, il collaboratore di giustiziaVincenzo DedatoLanzino era compagnia di Umberto di Puppo, fratello di Michele, boss della 'ndrangheta già detenuto e che è coinvolto nell'inchiestaSembra che la cattura del pericoloso latitante, sia avvenuta senza l'aiutino dei pentiti, di un delatore, di un confidente, di una soffiata. Tutto merito delle indagini tradizionali ed il sostegno della tecnologìa applicata. Tempi di magra per i latitanti

Domenico Salvatore



--
Luigi Palamara
Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

MNews.IT
www.mnews.it

Posta un commento

0 Commenti