Cinquefrondi (Reggio Calabria) – La quattro giorni di Rinascita per Cinquefrondi ha riservato ai moltissimi visitatori del villaggio collocato nell’area del polifunzionale appuntamenti di notevole interesse politico e sociale. E, la stessa chiusura della kermesse è stata – per certi versi – l’occasione per il redde rationem alla città col quale prepararsi al meglio ad affrontare la competizione elettorale del 2015, aprendo – di fatto - la lunga cavalcata verso le venture amministrative.
Sul palco, Giuseppe Longo, Giada Porretta e Michele Conia, hanno marcato il territorio e confermato il buon lavoro svolto dal gruppo per la riuscita della festa non hanno mancato di sottolineare appieno la loro ricetta di rinnovamento e buona politica di sinistra che occorre per lanciare la svolta per la comunità cinquefrondese. Longo, in particolare, ha voluto resocontare il proprio bilancio politico di questi anni di presenza attiva alla Provincia che – seppur nelle vesti di consigliere di minoranza – ha ricordato averlo visto artefice di numerose iniziative (citando palazzetto dello sport, viale Pertini, liceo musicale, SP5, centro d’aggregazione, ndr) in favore del territorio che ha voluto illustrare con forza ai cittadini chiarendo il suo ruolo di opposizione costruttiva e dialogante non barricadiera con il presidente Raffa e la sua maggioranza al contrario invece del pensiero di altri (si legga i maggiorenti del circolo PD cittadino, ndr) che ne vorrebbero marginalizzare con "strali velenosi", a suo avviso, ruolo ed azione politica.
Da Longo è così giunta una dura reprimenda verso l’amministrazione Cascarano definita regressista e fallimentare e la necessità di sfuggire alla soccombenza verso il politico di turno per riaffermare i propri diritti di cittadini mentre ha confermato, una volta ancora, la leadership di Conia alla guida di Rinascita nonché il pieno sostegno «per riconosciuti meriti e capacità» alla volata verso l’investitura popolare alla carica di primo cittadino. Le conclusioni di Michele Conia hanno richiamato il senso dell’azione di Rinascita, la cui componente nell’insieme dell’azione sinergica, «permette – ha sottolineato - la riuscita ogni anno della più grande festa politico-culturale tra quelle civili e di partito tenute a Cinquefrondi» ma anche la base certa dalla quale partire per scalare la vetta dei consensi ed approdare alla governance cittadina. «L’attivismo non è uno slogan – ha rimarcato il portavoce dell’associazione – ma un fatto concreto. La missione di Rinascita sta proprio nel recupero degli spazi sociali a favore dei cittadini. Il Frantoio e Borgo Futuro ne sono gli esempi visibili».
Nel corso del suo intervento Conia ha voluto reclamare a gran voce «la verità sulla questione dei rifiuti tossici sulla Limina» che tutt’oggi appare come cristallizzata al contempo lanciando un monito alle altre forze politiche invitate a cambiare la visione classica dell’interpretazione dei gusti politici dei cittadini verso cui Rinascita già da tempo ha virato spostandosi sul terreno dell’innovazione e della progettualità del fare – ha chiarito - «sul quale gli altri sono in perenne affanno ed inseguimento. La nostra strada – ha quindi concluso – è difficile e lo sappiamo ma andremo avanti fino alla vittoria».
Giuseppe Campisi
0 Commenti