Cosenza, 22 febbraio 2014
Smog, gli inquinanti sfiorano i limiti di legge. Rumore "fuorilegge"
Ai cittadini nessuna informazione aggiornata sulla qualità dell'aria
Alte concentrazioni benzene: sotto accusa il parco vetture: il 56,7% delle auto ha un'età superiore agli otto anni
Legambiente: "Nelle ore di punta inquinanti alle stelle. Tutelare la salute dei cittadini partendo da una nuova visione della mobilità urbana fino alla gestione dei rifiuti. Il Comune approvi subito il piano di zonizzazione acustica che la legge impone da oltre quindici anni"
Inquinanti alle stelle nelle ore di punta e decibel "fuorilegge" anche e soprattutto in zone che dovrebbero essere dichiarate sensibili. Proprio sul "rumore" nessuna azione viene intrapresa dall'ente comunale, visto che – così come in quasi tutta la Calabria – manca il piano di classificazione acustica che la legge impone agli enti da almeno quindici anni. Ma ai cittadini viene negata anche la possibilità di essere informati sulla qualità dell'aria che respirano: impossibile dai siti internet istituzionali conoscere le concentrazioni di inquinanti presenti in atmosfera (gli ultimi dati pubblici sono del 2012) violando palesemente l'attuale normativa che impone un report quotidiano e di pubblico accesso. Da Legambiente l'appello a Comune, Regione e ArpaCal di avviare le necessarie azioni per meglio monitorare l'inquinamento nelle città calabresi a avviare azioni immediate a tutela della salute dei cittadini partendo da una nuova visione della mobilità urbana fino alla gestione dei rifiuti.
E' questa l'istantanea scattata dal Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, la campagna itinerante realizzata con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare. Il bilancio finale della seconda tappa del tour 2014 del convoglio ambientalista è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da Serena Carpentieri, responsabile Treno Verde di Legambiente; Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria e Luca Ricciardi, responsabile laboratorio qualità dell'Aria di Italcertifer.
Il monitoraggio è stato effettuato dal Laboratorio Mobile Qualità dell'aria di Italcertifer, per 72 ore consecutive, in via Panebianco, all'altezza del civico 182, nelle vicinanze dell'incrocio con la sopraelevata via Padre Giglio. Oltre ai valori del PM10 e benzene, sono state raccolte informazioni sulle concentrazioni nell'aria di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.
Un ulteriore impianto fisso è stato allestito al civico 51 di via Cesare Gabrile, nei pressi dell'Asilo Nido Piccoli Spassi, per monitorare l'inquinamento acustico. Da quest'anno il Treno Verde tiene sotto osservazione anche il PM 2,5 con l'obiettivo di tenere alta l'attenzione anche sulla frazione di polveri più dannose per la salute e di pretendere che a livello europeo e nazionale siano adottati valori limite più stringenti e maggiormente, idonei a tutelare la salute dei cittadini, fissando valori giornalieri o più a breve termine oltre il valore obiettivo come media annua attualmente vigente.
Anche se durante i tre giorni di rilevamento non sono stati superati i limiti di legge si è registrato nei pressi del laboratorio un aumento del traffico stradale nelle ore di punta durante le quali si sono verificati aumenti significativi dei valori di concentrazione di polveri sottili, benzene e biossido di azoto. I primi due valori hanno raggiunto valori massimi rispettivamente di 79 μg/m3 e 9,9 μg/m3, risultando quindi superiori ai limiti di legge (Decreto Legislativo 155/2010), anche se quest'ultimi riferiti rispettivamente ad una media giornaliera ed ad una media annuale. Il PM2.5 ha fatto registrare la massima media giornaliera pari a 37 μg/m3 superando il limite di legge di 25 μg/m3, quest'ultimo però riferito a una media annua. Sotto attenzione va mantenuto anche il benzene che ha fatto registrare la massima media giornaliera pari a 5 μg/m3 eguagliando il limite di legge, anche questo riferito a una media annua. Il PM10, infine, non ha superato, come media giornaliera, il limite di 50 mg/m3, raggiungendo però la massima media giornaliera di 49 mg/m3.
Da segnalare che, durante le notti tra martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20, si sono registrati aumenti considerevoli di tutti i principali inquinanti monitorati derivanti da processi di combustione, plausibilmente attribuibili agli atti vandalici verificatisi in vari punti della città che hanno causato incendi dolosi dei rifiuti solidi urbani ammassati per le strade cittadine. Tali eventi hanno sicuramente influito innalzando le medie giornaliere delle concentrazioni degli inquinanti monitorati, soprattutto benzene e polveri sottili. Una ulteriore dimostrazione della pericolosità dell'emergenza rifiuti che vive la città.
I volontari del Treno Verde hanno condotto anche un monitoraggio itinerante, passeggiando per le vie della città grazie a uno strumento, messo a disposizione da Italcertifer, in grado di rilevare in tempo reale le concentrazioni nell'aria delle polveri sottili, simulando, quindi, i livelli di inquinamento che si "respirano" muovendosi. L'esperimento è stato condotto nel pomeriggio del 19 febbraio dalle ore 12 alle ore 14 (partendo da via Padre Giglio, passando per viale Mancini, piazza Loreto, piazza Bilotti, piazza Europa fino ad arrivare in via Panebianco) e facendo registrare due medie orarie di PM10 pari a 13 µg/m3.
"La qualità dell'aria delle città italiane rappresenta ancora oggi una sfida tutta da giocare dagli amministratori per tutelare ambiente e salute dei cittadini. La Comunità europea aveva sancito il 2013 come "anno dell'aria" e purtroppo gli obiettivi che si erano immaginati dovranno ancora una volta essere spostati in avanti nel tempo - sottolinea Serena Carpentieri, responsabile del Treno Verde di Legambiente - Nell'ultimo rapporto dell'Agenzia Europea per l'ambiente si evidenzia come circa il 90% delle persone che vivono nei centri urbani dei paesi dell'Ue sia costantemente esposto ad una concentrazione di inquinanti superiore ai limiti oltre i quali, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, è ritenuta a rischio la salute delle persone. Anche a Cosenza, così come in tutta la Calabria, restano problemi di criticità. I valori di PM10 e PM2,5 non hanno superato la soglia limite nei nostri tre giorni di monitoraggio, ma ci sono stati picchi molto elevati che impongono di mantenere alta l'attenzione. Picchi che si sono raggiunti soprattutto durante le ore di punta, a testimonianza di ciò che diciamo da tempo: la mobilità urbana va assolutamente rivoluzionata se si vuole salvaguardare la qualità dell'aria e di conseguenza la salute dei cittadini".
Tra gli inquinanti più pericolosi riscontrati vi è, oltre il PM10, soprattutto il benzene. Gli alti livelli registrati nella città di Cosenza potrebbero essere ricondotti anche alla scarsa "qualità" del parco auto. Il 56,7% delle auto circolanti - secondo un'elaborazione di Legambiente su dati Aci del 2011 – ha, infatti, un'età superiore agli otto anni, rispetto alla media italiana del 49,7%. Auto più vecchie che sono indubbiamente più inquinanti rispetto ai modelli in commercio nell'ultimo periodo. Analizzando il parco veicoli secondo l'anno di prima immatricolazione, addirittura il 31,7 per cento degli autobus, il 38,4 per cento degli autocarri merci, il 17,5 delle autovetture e il 19,5 per cento dei motocicli circolanti nella città di Cosenza superano i venti anni di vita. Numeri che non si discostano dalle altre realtà calabresi. Il vetusto parco veicoli (dati 2011) dell'intera Calabria – dove superano i venti anni il 28,4% dei bus, il 39% degli autocarri, il 17,8 delle vetture, il 18,7 dei motocicli e il 19 dei trattori stradali – non fa che peggiorare la già critica qualità dell'aria.
Che la "mal'aria" si ripercuota direttamente sulla salute dei cittadini lo testimonia anche un recente studio dell'Iarc, l'agenzia per la ricerca sul cancro dell'Oms (l'organizzazione mondiale della Sanità) che ha confermato che l'inquinamento dell'aria, oltre alla serie di danni per la salute, è anche un potente cancerogeno. Rispetto agli anni passati, oggi le istituzioni pubbliche hanno l'obbligo di informare quotidianamente i cittadini sui livelli di inquinanti nell'aria. Tranne in Calabria, dove non sembra possibile ricevere un'informazione dettagliata e immediata.
"In molti dei 409 comuni della Calabria manca un sistema di monitoraggio degli inquinanti atmosferici e dove presenti, invece, i cittadini hanno difficoltà ad accedere ai dati raccolti dalla centraline, visto che non è possibile consultare quotidianamente sui siti internet di Comuni, Regione e ArpaCal i livelli di PM10 dei principali centri urbani – accusa Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – Anche a Cosenza accade la stessa cosa. L'ArpaCal ci mette a disposizione i dati fino al 2012. Il Comune nel maggio 2012 pubblicizzò ampiamente il progetto di una stazione di monitoraggio mobile per la rilevazione degli agenti inquinanti nell'area, ma da allora più nulla si è saputo. I cittadini hanno il diritto di essere informati sull'aria che respirano, lo impone la legge, prima ancora che il buon senso degli amministratori locali. Solo attraverso un monitoraggio costante e attento della qualità dell'aria è possibile intraprendere azioni mirate per ridurre la problematica, a partire dal confronto tra enti, associazioni e cittadini. In questi tre giorni di presenza del Treno Verde - conclude Falcone - abbiamo lanciato le nostre idee per migliorare la qualità della vita in questa città: da una nuova visione della mobilità urbana, alla gestione dei rifiuti. Auspichiamo che il Sindaco e l'Amministrazione comunale sappiano cogliere quanto di propositivo è arrivato dalle nostre tre giornate di approfondimento".
Al momento gli unici dati disponibili sono i trend elaborati dall'ArpaCal nel periodo dal 2009 al 2012 rispetto alle due stazioni monitorate. All'ingresso "Sud A3 SA-RC" le medie annuali di Pm10 sono passate dai 30,76μg/m3 del 2009 ai 35,22μg/m3 del 2012. Alla "Città dei ragazzi" le concentrazioni medie sono state di 23,34 μg/m3 (2009), 32,49μg/m3 (2010), 25μg/m3 (2011), 23,8μg/m3 (2012). Valori che seppur sotto il limite richiedono una costante attenzione. L'inquinante biossido d'azoto (NO2), secondo l'ArpaCal, conferma invece una situazione critica soprattutto all'ingresso Sud A3 SA-RC.
"I rilevamenti del laboratorio mobile hanno purtroppo registrato una situazione di forte criticità per quanto riguarda l'inquinamento acustico, con decibel "fuorilegge" anche in zone che dovrebbero essere considerate "particolarmente protette – commenta Luca Ricciardi, responsabile laboratorio qualità dell'Aria di Italcertifer -. Dall'esame dei dati raccolti nei tre giorni di registrazione in continuo, emerge un superamento dei limiti di legge di circa 3 e 6 dB(A) rispettivamente nei periodi diurno e notturno. In sintesi, durante il periodo diurno, i livelli orari rimangono costantemente oltre i 65 dB(A), con punte di circa 70 dB(A). Nei periodi notturni, si riscontra una variazione di valori dei Leq orari da 52 a 64 dB(A), in relazione alla diminuzione del traffico che si raggiunge a notte inoltrata. Più critica la situazione all'asilo nido Piccoli Spassi, dove nel periodo diurno lo sforamento dei limiti è di circa 10 dB(A)". L'ulteriore centralina per il rilevamento del rumore è stata posta sul balcone dell'asilo nido privato proprio per dimostrare l'urgenza di tutelare i punti più sensibili dell'area urbana, dove dovrebbero essere messi in atto dei piani che tutelino la salute e il benessere degli studenti.
Contravvenendo a quanto da anni impone la legge, il Comune di Cosenza invece non si è mai dotato di un piano di zonizzazione acustica. Una situazione che si riscontra in tutta la regione, visto che non risulta nessun comune dotato di questo importante strumento. Questo, nonostante, sempre un maggior numero di studi stanno dimostrando che il rumore non è solamente un disturbo ambientale ma rappresenta anche una minaccia per la salute pubblica. Non provoca (o contribuisce) solamente fastidio e disturbi del sonno ma causa anche infarti, difficoltà di apprendimento e acufene.
Dopo la tappa cosentina – che ha fatto registrare a bordo del convoglio ambientalista la presenza, oltre che di tantissimi visitatori, di cittadini dell'intherland, ma soprattutto di studenti di ogni ordine e grado con anche più di 400 studenti delle scuole della provincia di Cosenza – il viaggio del Treno Verde proseguirà ora verso Potenza.
LE ANALISI DEL LABORATORIO MOBILE QUALITÀ DELL'ARIA DI ITALCERTIFER
Via Panebianco, 182, nelle giornate del 19, 20 e 21 febbraio 2014
| Inquinanti monitorati | 19/02 | 20/02 | 21/02 | Limiti di legge |
| Pm10**** | 46 | 49 | 33 | Limite giornaliero: 50 |
| Pm 2,5**** | / | 37 | 20 | Limite medio annuo consentito: 25 |
| Benzene ** | 5,0 | 4,7 | 4 | Limite medio annuo consentito: 5 |
| Biossido di Zolfo**** | 5,7 | 7,3 | 6,1 | Limite sulle 24 ore: 125 |
| Biossido di Azoto** | 104 | 104 | 99 | Limite orario: 200 |
| Monossido di Carbonio*** | 1,1 | 1,1 | 0,8 | Limite giornaliero su otto ore: 10 |
| Ozono** | 42 | 41 | 25 | Livello di attenzione: 180 |
LEGENDA
** microgrammi su metrocubo (µg/m3) *** milligrammi su metrocubo (mg/m3) **** microgrammi su metrocubo (µg/m3) — media su 24h
La normativa: i limiti di legge degli inquinanti sono fissati dal DL n. 155 del 13/08/2010 e s.m.i.
L'INQUINAMENTO ACUSTICO
| Via Panebianco, 182* | 19/02 | 20/02 | 21/02 |
| Livello equivalente continuo diurno (6-22) dB(A) | 68,0 | 67,6 | 68,3 |
| Livello equivalente continuo notturno (22— 6) dB(A) | 60,9 | 61,0 | 61,7 |
*Il Comune di Cosenza non ha un piano di zonizzazione acustica. E' stato presa come riferimento la classe IV - aree di intensa attività umana" con limiti acustici di immissione in Leq pari a 65 dB(A) in fascia diurna e 55 dB(A) in fascia notturna
| Via Cesare Gabriele, 51 c/o asilo Nido Piccoli Spassi** | Dalle ore 15 del 19 alle 15 del 20/02 |
| Livello equivalente continuo diurno (6-22) dB(A) | 60,5 |
| Livello equivalente continuo notturno (22— 6) dB(A) | 50,2 |
**Il Comune di Cosenza non ha un piano di zonizzazione acustica. E' stato presa come riferimento la classe "I - Aree particolarmente protette" con limiti acustici di immissione in Leq pari a 50 dB(A) in fascia diurna e la classe IV - aree di intensa attività umana" con limiti acustici di immissione in Leq pari a 55 dB(A) in fascia notturna
Il Treno Verde è una campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane,
con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Partner: Ecolamp, Renovo, Weber - Saint Gobain
Media Partner: La Nuova Ecologia, MiniMega Pubblicità, Rinnovabili.it
Si ringraziano il Museo A come Ambiente di Torino per le installazioni interattive e l'Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma (Corso di Interior and Industrial Design / AAnt Factory) per aver progettato la mostra del Treno Verde 2014.
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT | Stadio Online, le notizie sportive | Giochi Gratis | Calabria 24Ore .IT | NewsOn24.IT





0 Commenti