E’ in corso, dalle prime ore della giornata odierna, una vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Milano, coordinata dalla DDA della Procura del capoluogo lombardo, con l’impiego di oltre 150 uomini tra personale della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, nell’ambito della quale si stanno eseguendo numerosi provvedimenti cautelari in carcere e oltre trenta perquisizioni in varie località della provincie di Milano, Varese e Bergamo, nel contesto di un’indagine che ha fatto luce su un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.
Milano, 14 maggio 2013 – Ci sono anche dei dipendenti comunali di Trezzano sul Naviglio tra gli otto arrestati nell’operazione condotta dalla Dia di Milano. Gli arrestati, indagati per associazione a delinquere e corruzione aggravata in concorso, sono Oreste Sciumbata di 54 anni, assessore ai servizi sociali del comune di Trezzano; Giacomo Velardita di 54 anni comandante della Polizia municipale del citato comune; Giorgio Rossetto di 65 anni, assessore ai Lavori Pubblici del medesimo ente; Antonio Di Stasio di 66 anni, imprenditore; Massimo D’Anzuoni, di 49 anni consulente; Anna Galli di 43 anni, commercialista con ufficio a Bergamo; Alessandro Beccaro Migliorati, di 66 anni, commercialista in Milano; Marco Citelli, di 59 anni, geometra dell’Ufficio Tecnico del comune di Trezzano.
“Numerosi e gravi”, secondo gli inquirenti i fatti emersi, in gran parte legati legati all’approvazione del Pgt del Comune di Trezzano sul Naviglio e ai tentativi di condizionarne gli atti. Dalle indagini sarebbe emerso un pesante quadro di illegalita’ “con pubblici amministratori asserviti agli interessi di imprenditori e con professionisti abili nel mascherare, con un giro di false fatturazioni, il pagamento di tangenti”.
Significativo l’episodio legato al tentativo di spostare l’asilo comunale di via Fogazzaro nel comune di Trezzano sul Naviglio per far posto ad un parcheggio destinato a un centro commerciale. “Vicenda collegata – spiegano gli investigatori – alla promessa di una somma non inferiore a 500.000 euro e alla corresponsione, in piu’ occasioni, di una somma non inferiore a 230.000 euro”. In una circostanza e’ stata documentata la consegna di una tangente avvenuta all’interno di un’auto: soldi di cui e’ stato accertato il trasferimento su conti in Svizzera.
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