
1) Onorevole Bilardi, il Grande Sud prevede l'esistenza di un piccolo SUD?
Il Sud è stato grande fino al 1860, poi la triste realtà che giunge fino ad oggi: o briganti o emigranti.
E’ l’ora di conclamare l’unità nazionale offrendo al sud ed alla Calabria pari opportunità di sviluppo.
2) Rilanciare il Sud cosa può significare per lo stesso SUD e la Calabria in particolare.
Il rilancio del sud è già iniziato in Calabria dove il principale ente locale, la Regione, è impegnato a costruire quella emancipazione socio-economica e quella “libertà dal bisogno” che ci possa permettere di affiancarci e di entrare in competizione con le altre, più fortunate, regioni del nord. Va detto che “Grande Sud” nasce dalle realtà locali delle regioni meridionali; vi è quindi una classe dirigente – di centrodestra, naturalmente – significativamente impegnata ad interpretare le aspettative dei cittadini.
3) Perchè un Consigliere Regionale come lei decide di fare il passo per proiettarsi politicamente a livello nazionale?
“Lista Scopelliti Presidente” – di cui mi onoro di essere il capogruppo nel Consiglio Regionale della Calabria – concorre alla federazione di liste del territorio che compongono “Grande Sud”. Il collante, od uno di essi perché vi è anche quello dottrinario, è la comune esperienza di buona politica e di buona amministrazione del territorio. I nostri candidati, in Calabria come in Campania od in Puglia non sono calati dall’alto grazie al porcellum; sono espressione diretta delle elezioni tradizionali, quelle con le preferenze, sono accreditati dal consenso popolare. Non si chiamano Bindi, ma sono tanti Bilardi che ogni mattina si confrontano con la gente.
4) Quale il suo impegno diretto verso la Calabria in caso di sua elezione.
Il problema principe per il sud e per la Calabria mi sembra che sia quello del credito alle imprese, ma anche alle famiglie. Non è più sostenibile che a Trento il danaro costi intorno al 5% ed in Calabria il doppio. C’è da fare davvero una Banca del Sud che non tratti la clientela applicando crediti usurai, e perlopiù negando il credito a qualsiasi tasso, nonostante i requisiti. Mi sembra però che sulla Banca del Sud ci sia qualcosa che non funzioni; mi sembra che nel management di indirizzo ci sia una forte presenza ed una volontà settentrionale, una volontà di gestione anziché d’intervento. E’ del resto la filosofia del Governo Monti e dei suoi sodali.
5) Lei è capolista al Senato, di questo sente il peso della responsabilità verso i cittadini che la voteranno e verso i calabresi tutti?
La mia candidatura è quella di un uomo del territorio, di un professionista prestato alla politica. Io ho la presunzione di ritenere che acquisirò il consenso della gente perché ogni mattina sto accanto alla gente interpretando e talvolta risolvendo le loro attese. Mi attendo una risposta elettorale positiva dalla mia gente, che non ho mai tradito, che non ho mai illuso. Anche dopo le elezioni non cambierò numero di telefono, sarò sempre li sulla strada, prima come medico impegnato nel sociale e poi come umile politico appassionato al sociale. E, per dirla con la Sacra Bibbia: “l’umiltà precede la gloria”.
6) Il suo punto di vista sull'attuale situazione Socio-politica e d economica della Calabria.
Noi del centrodestra regionale stiamo risanando la Calabria, iniziando dal baratro sanità. Fino ad ora sono state lacrime e sangue, ancora un anno ed inizieremo a raccoglierne i frutti. Vogliamo governare per un’altra legislatura per restituire ruolo e competitività a questa terra. Noi ci stiamo mettendo la faccia guadagnandoci gli strali dei cittadini. Gli altri, parlo del centrosinistra, svolgono il ruolo degli agit-props, degli agitatori di popolo. La Storia ci darà ragione. Vogliamo una regione libera sia dalla ‘ndrangheta che da quella zona grigia della borghesia del malaffare, come ama definirla Peppe Scopelliti, che, va ricordato, è il più grande Governatore di cinquant’anni di regionalismo.
7) Quale il suo punto di forza che intende portare avanti in Parlamento?
In Parlamento, segnatamente in Senato, dove sono candidato quale capolista, porteremo la novità di un centrodestra che, unico tra tutte le coalizioni, si è alleato con una federazione di liste meridionali che scaturiscono dagli enti locali. Al Governo che verrà proporremo un “Patto per il Sud” nel comune interesse che la nazione potrà risollevarsi soltanto se vi sarà una “unità nazionale per lo sviluppo”.
8) Grande Sud è una risposta alla Lega Nord o cosa?
Non scimmiottiamo la Lega Nord, non siamo secessionisti, crediamo però, come la Lega, che si debbano applicare sistemi di salvaguardia economica del territorio. Pensiamo al domicilio fiscale per le grandi imprese del nord appaltanti grandi lavori al sud. Il domicilio fiscale costringerebbe a creare ricchezza dove si produce. Tale sistema sarebbe un volano di economie aggiuntive tali da innescare ricadute importanti anche in termini occupazionali. E Iddio solo sa quante famiglie calabresi abbiano bisogno di lavoro. Il mio impegno è anche e soprattutto per loro, nella consapevolezza che non c’è futuro senza lavoro.
Luigi Palamara
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