I provvedimenti venivano emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Termini Imerese - Ufficio Esecuzioni Penali, a seguito di sentenza definitiva di condanna emessa il 10 gennaio 2013 dalla Corte Suprema di Cassazione, dovendo i predetti espiare rispettivamente anni 2 (due) e mesi 6 (sei), anni 3 (tre) e anni 2 (due) e mesi 9 (nove) per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, furto aggravato in concorso e ricettazione, commessi in epoca anteriore e prossima al 05 luglio 2010 in Termini Imerese e per i quali, unitamente ad altri soggetti, furono tratti in arresto sempre dall'Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Termini Imerese, a seguito di una complessa attività d'indagine, su ordinanza emessa dall'Ufficio G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese in data 13 dicembre 2011.
In quella circostanza l'attività investigativa, durata circa 6 mesi, aveva permesso di:
- acquisire concreti elementi su alcuni gruppi di spacciatori termitani che rifornendo di eroina, hashish, marijuana e flaconi di metadone i consumatori della zona, avevano creato una fiorente attività di spaccio a Termini Imerese con approvvigionamento della sostanza stupefacente a Palermo da soggetti per lo più extracomunitari;
- riuscire a contenere sia il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel predetto Comune della provincia palermitana ed in particolare modo nella zona di Piazza Bagni, ormai divenuta un mercato dello spaccio a cielo aperto, con il conseguente allarme sociale che tale fenomeno aveva comportato nell'intera cittadinanza, anche nella considerazione della morte per overdose da eroina di due giovani termitani, nel 2010 e nel 2011, le cui indagini, distinte dall'allora attività d'indagine, avevano condotto all'arresto degli spacciatori;
- limitare fortemente la commissione di furti in abitazione e in danno di esercizi commerciali, aumentando il livello di percezione della sicurezza da parte dei cittadini.
Palermo, 19 gennaio 2013
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Luigi Palamara
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